Esposto sul Considan, M5S: «Hanno comprato da Salvatore Buzzi»

Che cosa c'entra uno dei protagonisti dell'inchiesta Mafia Capitale con Montesilvano? I cinquestelle chiedono di fare luce su compravendita di quote da 800mila euro

Esposto sul Considan, M5S: «Hanno comprato da Salvatore Buzzi»

MONTESILVANO: M5S VA IN PROCURA PER IL CONSIDAN. Come sentono qualcosa che puzza i "grillini" d'Italia, dunque anche quelli di Montesilvano, meglio nota come la Polveriera d'Abruzzo, ricorrono a quello che è lo strumento preferito: cioè l'esposto alla magistratura per la verifica di illeciti e irregolarità. Spesso e volentieri si tratta di azioni irrilevanti o di poco conto, ma, questa volta, la questione sembra molto più grossa del solito. Sotto la lente pentastellata è finita la questione del Consorzio Intercomunale Depurazione Acque Nere (Considan) ovvero un ente a capitale sociale totalmente pubblico ed i cui soci sono i comuni di Montesilvano, Silvi e Città Sant'Angelo, in liquidazione dal 2008. Nel dossier del MoVimento 5 Stelle si parla di un'operazione sospetta, anche per i nomi - in particolare uno - delle persone coinvolte. "Un anno prima della sua liquidazione - spiega l'onorevole pentastellato Andrea Colletti - il Considan ha acquistato da un privato il 49% della Linda Spa, società che si occupava i servizi pubblici di igiene urbana del Città Sant’Angelo. Ma da chi ha acquistato tali quote? Dal Consorzio Formula Ambiente, rappresentato da Salvatore Buzzi, assurto agli onori della cronaca nazionale per la vicenda Mafia Capitale". Secondo i grillini montesilvanesi il Considan avrebbe pagato una cifra spropositata per acquisire le quote di minoranza della società Linda Spa, attiva nel settore dell’igiene ambientale (raccolta ed al trasporto di ifiuti solidi urbani) sul territorio del Comune di Città Sant’Angelo. "Il Considan - aggiunge il capogruppo in consiglio comunale Manuel Anelli - sembra senza alcuna perizia in cui si stimasse il suo valore, ha pagato ben 800.000 euro le quote di minoranza della Linda. Dopo soli due anni dallo scellerato acquisto una perizia del Tribunale ha verificato che quelle quote valevano solo 133.000 euro, ovvero un quinto di quello che erano state pagate al Consorzio di Buzzi". All’epoca il Consorzio era presieduto da Nino D’Annunzio, noto esponente della sinistra montesilvanese, già candidato per il Partito Democratico alle primarie del centrosinistra durante la campagna elettorale che portò alla vittoria l'ex sindaco Attilio Di Mattia. "Ma - sottolinea l'onorevole Colletti - nel CdA del Considan erano rappresentati i vari partiti politici. Infatti tutti i componenti del CdA hanno votato il mandato all’acquisto all’unanimità. Peccato che nel mandato all’acquisto non ci fosse segnalata nessuna cifra!". Insomma i dubbi sono tanti. La parola spetta alla magistratura pescarese che dovrà verificare se ci sono gli estremi per un'azione penale, anche se la vicenda è parecchio datata.

Redazione Independent