Epilessia. Farmaci carissimi

Ora il farmaco costerà 50/100 euro. Chiodi: «Rinegoziare i prezzi con le aziende farmaceutiche». E l'Aifa che fa?

Epilessia. Farmaci carissimi

EPILESSIA. DARMACI ULTRA CARI. La soluzione potrebbe essere quella di «rinegoziare con le aziende produttrici il prezzo della recente gara in unione di acquisto, esperita a livello regionale, per distribuire i farmaci per la cura dell'epilessia in distribuzione diretta ospedaliera, senza oneri a carico del paziente». Un percorso "tecnico" che il commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, e le Strutture regionali stanno vagliando nella fattibilità, dopo che l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), con propria decisione del 17 settembre, ha inserito nella lista di trasparenza dei farmaci equivalenti i principi attivi levetiracetam e topiramato, destinati al trattamento dell'epilessia, comportando così, per molti pazienti, l'assoggettamento alla legge dello Stato (art.7 legge 405/2001), che impone, qualora il medico ritenga il farmaco prescritto insostituibile, ovvero l'assistito non accetti la sostituzione proposta dal farmacista, la differenza di prezzo a carico dell'assistito. Si parla di cifre intorno ai 50/100 euro

IL NODO DELL'AIFA. L'inserimento dell'Aifa dei principi attivi per la cura dell'epilessia sta creando notevoli disagi a quei cittadini che ne fanno uso, per l'onerosità dei costi a loro carico. Sulla questione è intervenuto il commissario ad acta per la sanità, Gianni Chiodi. «Riconoscendo come drammatica la decisione e, quindi, comprensibili le lamentale dei pazienti - ha spiegato Chiodi - stiamo cercando delle soluzioni che allevino il disagio dei cittadini. Intanto, attraverso le Strutture della Direzione sanità, ho interessato, nell'ordine, il Ministero della Salute, il Ministero dell'Economia e la stessa Aifa per capire di quale discrezionalità possiamo beneficiare per rispondere alle richieste dei cittadini che fanno uso dei principi attivi per la cura dell'epilessia, tenuto conto che le Regioni sottoposte a piano di rientro sono impossibilitate a porre a proprio carico la differenza spettante al cittadino. Quest'onere si configurerebbe come Lea aggiuntivo è, quindi, vietato dalle norme. Infatti, dal Ministero ci viene confermato che la raccomandazione dell'Aifa, a proposito della facoltà delle Regioni di intervenire con propri fondi a concorrenza , è solo una indicazione tecnica, da valutare caso per caso, e, comunque, nell'ambito del rispetto delle leggi nazionali»

Reda Inde