Enti per la ricostruzione a L'Aquila. Tentativi di dialogo e Fondo Etico

Le fasi amministrative successive al distruttivo sisma del 6 aprile 2009, hanno portato alla formazione di svariati enti che si occupano di ricostruzione.

Enti per la ricostruzione a L'Aquila. Tentativi di dialogo e Fondo Etico

Enti per la ricostruzione a L'Aquila. Tentativi di dialogo in corso e Fondo Etico. Le fasi amministrative successive al distruttivo sisma del 6 aprile 2009, hanno portato alla formazione di svariati enti che si occupano di ricostruzione. C'e l'USRA (ufficio speciale ricostruzione L'Aquila), l'USRC (ufficio speciale ricostruzione cratere), l'Assessorato alla ricostruzione del comune di L'Aquila, Soprintendenza per l'Abruzzo e soprintendenza speciale per il cratere. Enti che sembrano dialogare poco tra loro tesi, tra l'altro, come sono, ad ottenere la propria parte di fondi. Quando parliamo di terremoto distruttivo, è limitativo e fuorviante immaginare unicamente il centro di L'Aquila. Le periferie ed i paesi del cratere sono ancora in grande affanno, nonostante i fondi che si vanno via via sbloccando. L'11 novembre p.v. alle ore 16 presso la sala polifunzionale del comune di Fossa - Villaggio San Lorenzo, il Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee ha invitato tutti i sindaci del cratere sismico. Parleranno del "Fondo Etico della ricostruzione", presentato il 17 ottobre scorso e promosso da Ance-Abruzzo, che ha come obiettivo la ricostruzione, in senso ampio, in un'ottica di promozione delle varie attività di aiuto, anche qualitativo, alla popolazione ed al territorio colpito dal sisma. All'incontro parteciperanno il direttore del Fondo Etico, Aldo Mancurti, i rappresentanti del Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee, il titolare dell'USRC, Paolo Esposito, il Sindaco del Comune di Fossa, Gentile. Qualcosa dunque, pulsa nel cratere, come un paziente in coma che, lentamente (ad aprile saranno trascorsi sette anni dal terremoto), cominci a muovere un dito, poi un piede. Qualcosa di rilevante e necessario ma ben lontano da ciò che può definirsi vita.

Giada Cucci