Emergenza informazione. Giunta boccia emendamento a sostegno dell'editoria

Il governatore Luciano D'Alfonso ed presidente Di Pangrazio non mantengono le promesse fatte agli stati generali dell'editoria abruzzese. Intanto il Governo approverà un Ddl bavaglio per il web

Emergenza informazione. Giunta boccia emendamento a sostegno dell'editoria

EMERGENZA INFORMAZIONE. BOCCIATO EMENDAMENTO A SOSTEGNO DELL'EDITORIA. Avevano promesso al presidente del sindacato dei giornalisti Stefano Pallotta ed al segretario del sindacato dei giornalisti abruzzesi Franco Farias, lo scorso 29 novembre in occasione del tavolo tecnico conovocato in Regione Abruzzo, per decidere le misure a sostegno del settore. Di cosa stiamo parlando? E di chi? Del problema del pluralismo dell'informazione in Abruzzo che è alle prese con una crisi profondissima e dei presidenti Luciano D'Alfonso e Giuseppe Di Pangrazio i quali, all'indomani della chiusura del quotidiano "Il Tempo", annunciarono subito un aiuto concreto per cercare di trovare soluzioni idonee per sostenere l'editoria online che non beneficia di alcun contributo e impiega, soltanto in Abruzzo,  migliaia di operatori tra giornalisti ed esperti della rete.  «Purtroppo alle promesse non sono seguiti i fatti ed nella Legge di Stabilità nulla è stato riservato per il web». A rivelarlo è il consigliere regionale Giorgio D'Ignazio il quale da subito si è dimostrato sensibile al tema tanto che ha presentato un'interrogazione per denenuciare l'emergenza informazione. «Hanno reso inammissibili - ci spiega via facebook - i nostri emendamenti». Eppure, così come avevano chiesto gli stati generali dell'editoria abruzzese alla presenza, tra l'altro, del vice-presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini, durant il convegno "Verso la Conferenza" sull’informazionesi era detto di voler seguire la proposta di legge della Regione Toscana. Come mai questo improvviso dietrofront? Forse anche l'Abruzzo trova scomode le voci indipendenti non controllate dai grandi editori delle televisioni e dei giornali cartacei che, al contrario, beneficiano di provvidenze nazionali e contributi regionali?

IL PROBLEMA DELL'INFORMAZIONE. Tra l'altro l'emergenza della libertà di stampa è assolutamente di attualità. E' previsto per il mese di gennaio il ritorno in aula, alla Camera dei Deputati, del Ddl sulla diffamazione, un dispositivo violentissimo che se da un lato depenalizza il reato dall'altro mette un bavaglio assolutamente più limitante, cioè quello delle multe salatissime (fino a 50mila euro), e che certamente farà sprofondare l'Italia agli ultimi posti: secondo Reporter Sens Frontieres il nostro paese è al 57° posto, tra l'Ungheria e Hong Kong. Insomma non è uno scenario che fa sorridere -in Abruzzo, addirittura, ci sono comuni, come quello di Spoltore, che hanno incaricati per monitorare quello che si scrive la rete - però, evidentemente, a qualcuno fa comodo spegnere quelle voci indipendenti che, inspiegabilmente, resistono ancora in questo paese.

Redazione Independent