Emergenza drammatica nel Teramano: 46mila abitazioni sono senza corrente

Renzo Di Sabatino: "Servono uomini e mezzi. Ci sono troppe persone isolate, senza luce, da quattro giorni"

Emergenza drammatica nel Teramano: 46mila abitazioni sono senza corrente

EMERGENZA MALTEMPO NEL TERAMANO: 46MILA ABITAZIONI SONO SENZA CORRENTE. Proseguirà senza sosta durante tutta la notte il lavoro della task force di 1400 uomini messi in campo in Abruzzo da e-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce le reti elettriche di media e bassa tensione, impegnata a fronteggiare l’emergenza maltempo con quasi 600 mezzi operativi e più di 500 gruppi elettrogeni.  Nella notte si prevede il ritorno dell’energia elettrica in tutto il territorio delle Marche, mentre la situazione rimane ancora complessa in Abruzzo, dove le condizioni meteo sono in miglioramento. Restano ancora disalimentate circa 72.000 utenze che scenderanno a meno di 60.000 nella notte, grazie al lavoro incessante delle squadre. La zona più colpita rimane quella della provincia di Teramo dove sono ancora da rialimentare 46.000 utenze. Nella provincia dell’Aquila si va verso la normalizzazione del servizio, mentre nel teatino permane la situazione di criticità per 13.000 clienti e nel pescarese per 13.000. 

DI SABATINO: "SERVONO UOMINI E MEZZI. TROPPE PERSONE ISOLATE". Il presidente Renzo Di Sabatino ha inviato una nota alla Regione chiedendo "nelle prossime ore" uomini e mezzi adeguati ad affrontare l'emergenza: senza luce da quattro/cinque giorni, spesso senza acqua e ora anche senza viveri ci sono, da quanto si può desumere, ancora migliaia di persone. "Nonostante lo sforzo immane dei corpi locali, dell'Esercito, dei volontari e degli uffici tecnici della Provincia e dei Comuni, della protezione Civile, nonostante tutte le ditte private al lavoro, continuano ad esserci decine di frazioni isolate in almeno una quindicina di Comuni "  scrive Di Sabatino che spiega che: "Tutte le comunicazioni con i centri dell'interno sono saltati, molti sindaci non ci raggiungono e non sono raggiungibili, nessuno può ricaricare i cellulari a causa della mancanza di energia elettrica, noi facciamo fatica a comunicare con i nostri operatori sulle strade. Arrivano notizie di crolli, abbiamo emergenze sanitarie e molte sono in luoghi che non raggiungiamo. Non abbiamo più tempo, con i mezzi che abbiamo - alcune delle turbine arrivate non sono di sfondamento e sono inutili - ci vorranno giorni per normalizzare la situazione". Quindi, l'elenco delle priorità: 17 turbine per zone montane per rompere muri di neve da due metri, 17 pale, 51 persone e 50 motoseghe. 

Redazione Independent