Emendamento fuori sacco: Acerbo, “Il problema non è il Tfr”

L'esponente di Rifondazione interviene a modo suo sulla questione: "Se si fossero approvate le mie proposte per ridurre drasticamente le retribuzioni..."

Emendamento fuori sacco: Acerbo, “Il problema non è il Tfr”

ACERBO E L'EMENDAMENTO FUORI SACCO. “Visto che non ne abbiamo dato informazione, approfitto per comunicare che finora ho versato ben più del 50% del Tfr per pagare la campagna di tutta la nostra lista. Ora rimangono un altro po' di spese e arretrati da coprire”. Maurizio Acerbo (Rifondazione Comunista) interviene così sulla polemica relativa all’emendamento “fuori sacco”, grazie al quale i consiglieri regionali dell’Abruzzo stavano per regalarsi 50.000 euro di indennità anticipata rispetto alla fine della legislatura.

"IL PROBLEMA NON E' IL TFR". “Per quanto riguarda l'ultimo episodio consiliare – aggiunge Acerbo – farei notare che il problema non è il Tfr, ma la retribuzione dei consiglieri sulla base della quale si calcola il Tfr. Se si fossero approvate le mie proposte per ridurre drasticamente le retribuzioni, non ci sarebbe neanche granché di Tfr”.

D'ALFONSO. Infine Maurizio rivolge una stoccata (l’ennesima) al governatore Luciano D’Alfonso, che ieri si è fatto bello confermando che non firmerà l’emendamento in questione: “Ricordo che D'Alfonso annunciò che la prima iniziativa del nuovo governo sarebbe stata la riduzione della retribuzione complessiva dei consiglieri a quella del sindaco della città capoluogo di Regione. Sono passati mesi ma regna l'assoluta smemoratezza”.

Giulio Bertocciani