Verso elezioni fantasma

Tra poco meno di 4 mesi si voterà anche a Spoltore: cittadini lo sapevate? Dove si nasconde la politica?

Verso elezioni fantasma

ELEZIONI FANTASMA - Tra poco meno di quattro mesi si voterà anche a Spoltore: lo sapevate? Si dovrà scegliere - almeno chi troverà il coraggio per andare a votare - per il rinnovo dell'ennesima giunta comunale e la scelta dell'ennesimo sindaco, che non sarà - di questo ne siamo sicuri! - un Matteo Renzi nè un Sergio Chiamparino e nemmeno un Vincenzo De Luca. Questo clima pre-elettorale è molto strano, per non dire "sospetto". Chissà che cosa stanno tramando i "big" della politica spoltorese? A Montesilvano, dove si terranno le elezioni primarie il 15 gennaio, i candidati sindaci di coalizione si tirano coltellate da oltre un mese. Mentre quelli di Spoltore nulla, silenzio e basso profilo: a stento sono arrivati persino gli auguri di Natale. Non un comunicato di cattivo gusto nè una porchettata caccia compromesso e nemmeno una polemicuccia sugli avversari politici della "presunta" destra e quelli della "presunta" sinistra. E' anche questra una situazione prodotta dalla crisi economica? A noi viene il dubbio che forse queste elezioni del "dopo Ranghelli" non si terranno affatto! Ah, proposito: che fine ha fatto l'ex Primo cittadino con la giacca alla Al Pacino e la montatura degli occhiali alla Mughini?

"TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE" - Come in quel bellissimo film di Robert Wise "Tutti insieme appassionatamente" nelle ultime ore sta prendendo corpo l'ipotesi di un'unica grande coalizione. Un mostro politico di antico sapore repubblichino con Pd, Idv, Fli e Udc saldamente uniti e con l'obiettivo di tornare a governare Spoltore. Artefici di questa trama sono l'immancabile leader del Pd spoltorese Donato Renzetti e l'ex berluschino, di recente passato con armi e truppe a Fini, Enio Rosini. Azzardiamo questa ipotesi, poichè francamente non ve ne sono altre degne di nota. Sarà presunzione la nostra - e perdonatecela almeno questa volta! - , ma la scelta di non fare le primarie è stata troppo grave. Chi dovrebbe opporsi a questo magma politico, praticamente un monocolore? In attesa di una schirarita dal fronte politico, analizziamo una situazione più che mai fluida, anzi acquosa, nel senso che fa proprio pena. 

Marco Beef