Elezioni. Di Stefano con Mascia: «E' lui il nostro uomo»

A Pescara e Teramo sono in corso le "grandi manovre" del centrodestra. Cresce il consenso per Pomante

Elezioni. Di Stefano con Mascia: «E' lui il nostro uomo»

ELEZIONI: LA SITUAZIONE A PESCARA. Il 25 maggio (giorno dell'election day) si avvicina piano piano, e a Pescara e Teramo, dove si terranno anche le comunali, il clima è sempre più effervescente. Nel capoluogo adriatico, come già ricordato in passato da Abruzzo Independent, ci sono due situazioni diverse: il centrodestra ha sostanzialmente ben chiaro chi sarà il suo "delfino", mentre il centrosinistra brancola nel buio perchè deve ancora decidere il proprio candidato. Tutto dipenderà sia da quanti si presenteranno alle primarie sia dalla tenuta del governo Letta, che potrebbe, per assurdo, far rientrare D'Alfonso tra i candidati a sindaco di Pescara per "fare posto" a Giovanni Legnini o Stefania Pezzopane quali papabili presidenti di Regione. Fin qui, però, non scopriamo nulla di nuovo. La "chicca", invece, riguarda lo schieramento conservatore, dove Luigi Albore Mascia (Forza Italia) sembra sempre più lanciato verso la ricandidatura, a discapito del povero Guerino Testa che, al limite, dovrebbe correre per conto suo nelle file del Nuovo Centrodestra, creando però una spaccatura che in questo momento la destra non può permettersi.

DI STEFANO E' CON MASCIA. L'onorevole Fabrizio Di Stefano ha pubblicamente preso posizione in favore di Mascia dopo il sondaggio del Governance Poll 2013, l'analisi che Ipr Marketing realizza ogni anno per Il Sole 24 Ore misurando il gradimento ottenuto dai protagonisti della politica locale: "Credo - ha detto Di Stefano - che questo dato abbia una facile chiave di lettura: in chiave elettorale, in vista dell'appuntamento della prossima primavera, è da considerare il dato positivo del sindaco di Pescara, Albore Mascia, che lo rilancia verso una riconferma che anche secondo i sondaggi indubbiamente merita, su cui il partito dovra' prendere atto". Insomma, rispetto a qualche settimana fa sembra che le quotazioni del delocalizzatore siano in ripresa. Inutile dire che la stagione dei cantieri "furiosi" appena ripartita, con gli interventi sul parcheggio di via Michelangelo, sul ponte di Villa Fabio e, soprattutto, su corso Vittorio Emanuele, rappresenti solo la ciliegina sulla torta di questo discorso. Chissà se i cittadini lo capiranno.

A TERAMO VA FORTE POMANTE. A Teramo, invece, i riflettori sono tutti puntati su Gianluca Pomante, candidato sindaco per le liste civiche Teramo 3.0, Il Popolo di Teramo e Movimento 139. Di provenienza grillina, Pomante ha dunque incassato anche il sostegno del consigliere regionale Carlo Costantini, ex esponente dell'Italia dei Valori che, come noto, ha recentemente aderito proprio al Movimento 139, di cui in Abruzzo rappresenta l'immagine. Pomante ha avviato una vera e propria campagna anti-Brucchi, intervenendo a gamba tesa sul primo cittadino uscente, definito senza mezze misure “uno tra i peggiori sindaci che Teramo abbia mai avuto”. Pomante, infatti, spiega: “Ha tagliato i nastri del Lotto Zero e se ne attribuisce il merito, ma l’opera è dell’Anas, la realizzazione è durata trent’anni e ha disastrato mezzo Corso Porta Romana. Le famiglie e le attività ancora non riescono a tornare negli immobili ed attenderanno i risarcimenti per anni. I Vigili del Fuoco sono ostaggio di una strada a senso unico che impedirà loro, in caso di incidente in Via Diaz, di intervenire per una concomitante emergenza, non avendo altre uscite. Le code si sono solo spostate da Via Po allo svincolo di Corso Porta Romana e i residenti di Mezzanotte hanno rinunciato definitivamente ad andare in centro a piedi. Se il merito è del sindaco, si faccia carico anche dei risarcimenti.”. Ma Gianluca riuscirà a fare di meglio? Ai posteri l'ardua sentenza.

Giulio Bertocciani