Ecomafie. Abruzzo è decimo

Il rapporto di Legambiente - Aumento nei reati contro la fauna. Poi patrimonio artistico, incendi, rifiuti e cemento

Ecomafie. Abruzzo è decimo

ECOMAFIE. ABRUZZO AL DECIMO POSTO– È stato presentato oggi a Roma il rapporto Legambiente Ecomafia 2012, quest’anno dedicato a Falcone e Borsellino, realizzato come sempre con la collaborazione di tutte le Forze dell’Ordine impegnate a contrastare abusi e illeciti. L’Abruzzo si conferma al decimo posto della classifica nazionale dei reati ambientali. A fronte dei quasi 34mila scoperti in Italia, i reati accertati nel 2011 in regione sono stati 1.054, con una media di quasi 3 al giorno: un aumento di circa il 6,5% (+ 64 reati) rispetto al 2010.

REATI CONTRO LA FAUNA - L’aumento più significativo si registra nel settore faunistico, con 259 reati contro i 147 del 2010 (+76,2%). Seguono il settore del patrimonio artistico, con 29 reati contro i 20 del 2010 (+45%); il settore degli incendi dolosi, colposi e generici, con 119 reati contro i 85 del 2010 (+40%); il settore del ciclo dei rifiuti, con 253 reati contro i 239 del 2010 (+5,8%); ed il settore del ciclo del cemento, con 233 reati contro i 225 del 2010 (+3,6%). Completano il quadro i 161 reati nei settori agroalimentare, acque, pesca e navigazione. Nel 2011 sono aumentate, del 16,5%, anche le persone denunciate (919, contro le 789 del 2010), mentre le persone arrestate sono 10, contro le 8 del 2010 (+25%), e i sequestri effettuati sono 222 contro i 192 del 2010 (+15,6%).

Reda Inde