Ecoemme. Nove a giudizio

Secondo l'accusa Cordoma e Sospiri avrebbero favorito il Gruppo Di Zio. L'accusa è corruzione

Ecoemme. Nove a giudizio


VICENDA ECOEMME. PROCESSO IL 2 LUGLIO. L'ex sindaco di Montesilvano, Pasquale Cordoma, il consigliere regionale del Pdl, Lorenzo Sospiri e altre sette persone sono state rinviate a giudizio nell'ambito dell'inchiesta Ecoemme, la società mista partecipata (Comune di Montesilvano 49,86%, dalla Deco S.p.A. 47,83, Comunità Montana Vestina 2,31%) che gestisce il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani della città di Montesilvano. Il processo a loro carico prenderà il via il prossimo 2 luglio. Secondo il Pm Annarita Mantini, Cordoma e Sospiri avrebbero agevolato il Gruppo Di Zio nel monopolio dei rifiuti a Montesilvano.

GLI ALTRI RINVIATI A GIUDIZIO. Oltre a Cordoma e Sospiri gli altri rinviati a giudizio sono: Massimo Sfamurri, presidente di "Ambiente Spa"; Antonello De Vico, sindaco di Farindola; Ettore Paolo Di Zio, ex consigliere del Cda di Ecoemme; Ettore Ferdinando Di Zio, imprenditore; Fabio Savini, ex vice presidente del Cda di Ecoemme; Paolo Cucculelli, tecnico della Comunità Vestina; Giordano De Luca, ex consigliere del Cda di Ecoemme. I nove imputati devono rispondere tutti di corruzione. Ettore Ferdinando Di Zio anche di truffa.

Redazione Independent