Duna Riviera Sud e conti del Comune, il Centrodestra va in Procura

Nel mirino di Pescara Futura, NCD e FI i lavori assegnati alla ditta Primavera da 1,4 milioni. Seccia: "I soldi in cassa ci sono"

Duna Riviera Sud e conti del Comune, il Centrodestra va in Procura

RIVIERA SUD E CONTI COMUNE: CENTRODESTRA VA IN PROCURA. I gruppi consiliari di Forza Italia, Ncd e Pescara Futura al Comune di Pescara rispondono al sindaco Marco Alessandrini e al vice sindaco Enzo Del Vecchio sulle polemiche sollevate nei giorni scorsi sulla mancanza di liquidità dell'ente e annunciano un esposto alla Procura regionale della Corte dei Conti per quanto riguarda lo stop ai lavori sulla riviera sud.

MASCI: "REVOCA APPALTO IMMOTIVATA". A parlare dell'esposto, oggi, in conferenza stampa, è stato il consigliere di Pescara Futura Carlo Masci, facendo riferimento alla delibera di Giunta del 5 agosto con cui si dà l'indirizzo formale al dirigente dei Lavori Pubblici di revocare l'aggiudicazione dell'appalto per il completamento della riviera sud, per un importo di 1.400.000 euro. "Non ci sono motivazioni a monte di questa revoca, ha detto Masci, e riteniamo che si stia procedendo in maniera illegittima! Abbiamo già inviato una diffida alla Giunta, per evitare un atto del genere, e prima che si arrivi alla revoca abbiamo deciso di segnalare il caso alla Corte dei Conti, ritenendo che si rischi un danno erariale. Se così fosse, dovranno essere gli amministratori e funzionari pubblici a pagare. Ci auguriamo comunque che ci sia un ripensamento perché ci si muove su un terreno minato".

ANTONLLI, TESTA E SECCI SUI SOLDI. Marcello Antonelli, Guerino Testa e Eugenio Seccia si sono soffermati invece sui conti del Comune. "Non si può dire, ha commentato Antonelli, che non ci sono soldi in cassa per pagare le opere pubbliche, che sarebbero state appaltate senza copertura finanziaria" - ha sottolineato il capogruppo di Fi rispondendo al sindaco e al suo vice. "E' vero invece, ma è cosa diversa, che c'è una carenza di liquidità, legata ad alcuni fattori. E cioè: il Comune ha anticipato sei milioni di euro per il palazzo di giustizia, non rimborsati dal ministero, e il Comune ha dovuto registrare nove milioni di euro di Tares non incassata. Il sindaco Alessandrini deve approfondire meglio i temi, evitando di dire cose che non stanno né in cielo né in terra dal punto di vista amministrativo. E se andrà a Roma a puntare i piedi per avere i fondi dovuti al Comune saremo con lui". La mancanza di soldi per i lavori appaltati "è la seconda bufala colossale del centrosinistra per giustificare quello che dovranno fare domani, e cioè aumentare le tasse. Assicuriamo che l'iter seguito per le opere pubbliche dalla giunta Mascia è stato regolare e per dimostrarlo proporremo al Consiglio Comunale l'istituzione di una commissione speciale di indagine per fare luce sulla gestione finanziaria dell'ente e indagare sul periodo cha va dal 2004 al 2014". "D'altronde noi non abbiamo mai contestato - ha concluso Antonelli - la situazione ereditata dalla Giunta D'Alfonso rispetto agli otre 6 milioni di euro di debiti fuori bilancio che il Comune è stato costretto a pagare negli anni successivi al 2010, frutto in gran parte di una scellerata gestione degli appalti". Testa ha parlato invece dell'atteggiamento di "prudenza, da parte della precedente amministrazione, nel contrarre mutui, nonostante ce ne fosse la possibilità", e ha evidenziato che "il centrosinistra sembra accorgersi sola ora dell'esistenza e del funzionamento del patto di stabilità. E' normale che per i primi due anni circa una amministrazione proceda al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori aggiudicati da chi li ha preceduti - ha proseguito Testa. Bisogna invece considerare che il saldo obiettivo 2014 non è ancora consolidato perché ci saranno altre aperture da parte della Regione e del ministero". Il capogruppo Ncdd ha anche chiesto di "annullare le spese di carattere di carattere discrezionale, perché non ci sono più fondi per voci che rientrano in questo capitolo". Anche da Eugenio Seccia è partito l'appello ad "impegnarsi presso il ministero e la Regione per recuperare le somme del Tribunale e per le altre spese rimaste incagliate".

R.I.