Dragaggio slitta a settembre

Marineria sul piede di guerra pronta ad azioni clamorose: «Siamo sul lastrico. Siamo nelle mani degli strozzini»

Dragaggio slitta a settembre

SALTA IL DRAGAGGI. MARINERIA SUL PIEDE DI GUERRA. La tensione è alle stelle nella marineria pescarese. Il consueto incontro con le Istituzioni, ieri in Provincia, si è risolto con l'ormaio "ovvio" nulla di fatto. Anzi, forse no. Si è capito, definitivamente, che per pescatori/armatori il futuro non sarà buono. E la colpa è tutta dell'incapacità della politica di risolvere alcunchè. «Ci avete ridotto sul lastrico», hanno gridato non appena il rappresentante della Sidra, la ditta incaricata di dragare il Porto, ha preso la parola. «Siamo nelle mani degli strozzini: non abbiamo più niente, non abbiamo più una vita. Chi ci dà da mangiare adesso? Come facciamo a crescere i nostri figli? Stasera veniamo tutti a casa vostra e non ce ne andiamo più». Purtroppo queste grida di allarme sono le sempre le stesse, da oltre un anno e mezzo, e non sono bastate le azioni clamorose (come l'assalto alla capitaneria di Porto e l'occupazione dell'Asse Attrezzato) nel giugno del 2011. Ora, però, gli animi sono così esasperati che non ci si dovrà meravigliare se qualcosa di brutto potrebbe accadere. Gli appelli alla calma dell'ex responsabile Mimmo Grosso, del Presidente della Provincia Guerino Testa, dell'assessore Mauro Febbo, basteranno a placare gli animi di persone che non vedono alcuna speranza di tornare in mare prima di settembre? Eh, già. Perchè, ormai, è una chimera tornare ad usare le barche, ferme da mesi nelle acque torbide del fiume Pescara, prima del "fermo biologico" previsto per agosto.

Marco le Boeuf