Dragaggio. Stop dalla Ue?

Martedì il vice presidente Tajani sarà a Bruxelles per discutere difendere le ragioni della marineria pescarese

Dragaggio. Stop dalla Ue?

MARINERIA PESCARESE. L'AIUTO (O IL DIVIETO) DA BRUXELLES. Per arrivare all'erogazione, in favore della marineria di Pescara, dei tre milioni di euro previsti nel Decreto sviluppo, un aiuto importante arriverà nei prossimi giorni dal vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani che questa mattina ha incontrato in città una delegazione di armatori e pescatori. L'appuntamento, promosso dal presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, si è svolto a Palazzo dei Marmi e ha visto la partecipazione anche del senatore Gaetano Quagliariello, dell'assessore regionale Mauro Febbo e del comandante della Direzione marittima Luciano Pozzolano. Testa ha ricordato a Tajani la difficilissima situazione in cui versano tutte le attività legate al porto canale, bloccate da un anno a causa del mancato dragaggio dei fondali, e i conseguenti problemi economici degli operatori, le cui famiglie sono ormai allo stremo. «Ciò che vogliamo capire – ha detto Testa – è se i tre milioni di euro stanziati dal Governo nell'ambito del Decreto sviluppo come ristoro alla nostra marineria possono essere stanziati in tempi brevi, considerato che armatori e pescatori sono arrivati ad un punto di non ritorno: senza lavoro, senza introiti e con una prospettiva di tornare in mare che non è poi così vicina, considerato che si sta ancora parlando di batimetrie e analisi e i lavori di dragaggio aggiudicati alla ditta Sidra dal ministero non hanno preso il via». Gli aiuti di Stato consentirebbero agli operatori di superare la situazione di estrema difficoltà in cui si sono trovati a causa del porto impraticabile ma temono che vengano ritenuti illegittimi da Bruxelles. Tajani ha assicurato il suo interessamento per questa vicenda già dai prossimi giorni. «Martedì – ha annunciato - parlerò del porto di Pescara con Maria Damanaki, commissaria europea responsabile per la pesca e gli affari marittimi, e spiegherò la situazione esistente, che non è una situazione normale, semplice, ma è particolare per cui il dossier va trattato con attenzione. Si deve impedire una lettura burocratica delle norme e farò di tutto – ha detto Tajani a pescatori e armatori – perché la vostra richiesta possa essere accolta e per far capire in che condizioni vi trovate. Non faccio facili promesse ma credo che ci siano dei margini per raggiungere un buon obiettivo, anche se bisogna lavorare molto». La marineria ha chiesto anche di conoscere i tempi del dragaggio, su cui non si hanno certezze, mentre appare sicuro uno slittamento del fermo pesca (quello in corso scade il 28 febbraio).

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