Dovremo pagare un pedaggio per percorrere l'Asse Attrezzato?

Panico dopo l'allarme lanciato da Sospiri. Il Gruppo Toto smentisce: "Noi non gestiremo un bel niente". E alla fine Balducci rassicura: "Pura fantasia"

Dovremo pagare un pedaggio per percorrere l'Asse Attrezzato?

PEDAGGI SULL'ASSE ATTREZZATO? Dopo sei anni sembra tornare l'incubo-spauracchio del pagamento di un pedaggio per percorrere l'asse attrezzato Pescara-Chieti. L'allarme è stato lanciato dal consigliere regionale Lorenzo Sospiri di Forza Italia, e tutto nascerebbe dal fatto che l'Anas sia stanca di accollarsi le onerose spese di manutenzione della strada a scorrimento veloce senza ricavarci nulla. Ovviamente, come consuetudine, si è subito sollevato un coro di no. E poi, qualora l'Anas decidesse di tirarsi indietro nella gestione della tratta, a chi toccherebbe occuparsi dell'asse attrezzato?

IL "TOTO" GESTORE. Nelle ultime ore si era fatto addirittura il nome dei Toto, ma la boutade è durata pochissimo: "Il Gruppo Toto non gestira' l'Asse Attrezzato. E sono frutto di pura fantasia le congetture circa il passaggio sotto la controllata Strada dei Parchi della superstrada che collega Pescara alla A25". Lo afferma la stessa holding in una nota. "Le ricostruzioni che sono state riprese e citate da alcuni quotidiani e siti web, dunque, sono destituite di fondamento. E da considerarsi alla stregua di esercitazioni accademiche di allarme, almeno per quanto di nostra conoscenza".

BALDUCCI: "PURA FANTASIA". Ci ha poi pensato anche il vicecapogruppo del PD in consiglio regionale, Alberto Balducci, a rassicurare tutti: “Il tema di un fantomatico pedaggio per l’asse attrezzato non è mai stato all’ordine del giorno e non lo sarà mai con la giunta D’Alfonso. Non capiamo come si possano mettere in giro certe ipotesi. Si tratta di affermazioni di pura fantasia fondate su interpretazioni del tutto personali. A ventilare questa possibilità nel 2010 fu una persona che ha un nome e un cognome: Giulio Tremonti, ex ministro del centrodestra, ma grazie alle proteste popolari e alla contrarietà di mezzo Parlamento la sciagurata proposta fu ritirata”. Meglio così!

Nicola Chiavetta