Direttrice di banca col vizio del gioco si presta 700mila euro

Strozzata dai debiti aveva pensato di orchestrare una maxi truffa. La donna percepiva anche la pensione di una badante morta 14 anni fa

STROZZATA DAI DEBITI DI GIOCO DIRETTRICE DI BANCA SI “AUTOCONCEDE” PRESTITI
PER CIRCA 700 MILA EURO. I debiti contratti con le varie ricevitorie Si.sal. per il vizio del gioco erano lievitati a tal punto da strozzarla irrimediabilmente e, trovandosi con l’”acqua alla gola”, aveva pensato bene di orchestrare una truffa proprio all’istituto di credito di cui era dirigente.

Al termine di indagini lunghe e complesse, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, supportati anche da un’indagine interna disposta da Unicredit banca, hanno fatto piena luce sul piano ordito da una donna - direttrice della filiale Unicredit di Segni – che, fra il 2004 al 2009, aveva predisposto e deliberato la concessione di 25 prestiti personali cd. “special-credito” per un totale di circa 700.000 euro, intestandoli a persone inesistenti, attraverso l’alterazione dei documenti di riconoscimento di familiari e clienti della filiale.

La liquidità sottratta in tal modo alla banca era poi confluita sui conti correnti dei titolari di  ricevitorie Si.sal., a saldo dei crediti vantati per le sue giocate.

Nel corso degli accertamenti, le Fiamme Gialle della Tenenza di Colleferro hanno anche scoperto un’ulteriore “trovata” della donna che, per 14 anni, ha percepito indebitamente, con la complicità dell’ex badante della beneficiaria, la pensione di una signora deceduta nel 1995, gestita dall’I.N.P.D.A.P. prima che l’ente fosse incorporato nell’I.N.P.S.. In quest’ultimo caso, il danno è stato quantificato in oltre 165 mila euro.

La direttrice della filiale e l’ex badante sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria di Velletri per i reati di truffa, falsità in scrittura privata, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa ai danni dello Stato, mentre, per il reato di omessa denuncia da parte di incaricato di pubblico servizio, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria un funzionario dell’I.N.P.S..

Gli esiti complessi dell’attività investigativa hanno consentito alla Procura della Repubblica di Velletri di disporre di elementi probatori sufficienti ad emettere il provvedimento formale di avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico dei responsabili per i reati di truffa e falso.

Redazione Independent