Dimissioni Maragno. Centrodestra ostaggio di faide interne

Il primo cittadino eletto a maggio ha rassegnato le dimissioni perchè sono mancati i voti di Forza Italia nell'approvazione del Bilancio di Previsione 2014. Cosa c'è dietro?

Dimissioni Maragno. Centrodestra ostaggio di faide interne

DIMISSIONI SINDACO DI MONTESILVANO MARAGNO. In città, la quinta d'Abruzzo per numero di abitanti, Montesilvano, non si parla d'altro. Perchè Francesco Maragno si è dimesso? Cosa c'è dietro le dimissioni del primo cittadino eletto lo scorso maggio dopo che il suo predecessore, Attilio Di Mattia, era stato accoltellato alle spalle nella famose "Congiura di Piazza Solotto"? Le risposte a questa vicenda, che sta assumendo i contorni del "giallo" e sta facendo indignare la rete ed il web, dove i lettori più accaniti stanno chiedendo il commissariamento a vita della "Polveriera d'Abruzzo, vittima negli ultimi anni di scandali e malgoverno.

RANIERI: "PESSIMO MODO DI FARE POLITICA".  Per il coordinatore provinciale del Partito Liberale, Renato Ranieri, le dimissioni del sindaco Maragno a Montesilvano sono "la degna conclusione del pessimo modo di fare politica portato avanti dal centrodestra abruzzese negli ultimi anni. Le faide interne, le scelte di convenienza, le logiche di spartizione del potere e il conseguente allontanamento dell’elettorato moderato costituiscono oggi delle spine nel fianco che non vanno sottovalutate nel dibattito politico post elettorale”. Insomma parole forti che lasciano presagire un braccio di ferro tra i poteri forti del partito e lo stesso primo cittadino che non intende cedere alle pressioni che arrivano dall'alto.

MARAGNO HA 20 GIORNI PER TORNARE INDIETRO. Adesso il neo sindaco Francesco Maragno ha 20 giorni di tempo per tornare sui suoi passi e rivedere la propria scelta dopo di che, se ciò non dovesse accadere, toccherebbe ad un commissario nominato dal Prefetto traghettare l'Amministrazione fino alle prossime elezioni. Il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano ha avviato un'indagine interna per scoprire se tra coloro che non hanno dato la fiducia al Bilancio ci siano persone tesserate nel partito fondato da Silvio Berlusconi. "Sanziono e ritengo deprecabile - ha dichiarato - il comportamento dei cinque consiglieri comunali di Forza Italia che hanno votato con la minoranza per il rinvio della discussione del Bilancio a Montesilvano (Pescara). Verificherò se sono tesserati al partito e se lo sono prenderò provvedimenti, anche fino ad arrivare alla misura estrema dell' espulsione". Non è invece stata chiarita la posizione dell'anima ex Aenne del partito, Lorenzo Sospiri, da sempre protagonista delle scelte del centrodestra a Montesilvano. Forse questa situazione doveva essere verificata prima del voto e non durante il mandato, come ha dimostrato l'abbandono imprevedibile ed imprevisto, forse pro tempore, del primo cittadino di Montesilvano.

Redazione Independent