Delirio elettorale. A Pescara e Teramo succede di tutto

L'ex presidente della Camera di Commercio s'intriga sulla viabilità. Il sindaco Brucchi invece è un fiume in piena

Delirio elettorale. A Pescara e Teramo succede di tutto

IL DELIRIO - L'atmosfera che si sta respirando a Pescara e Teramo in questi giorni post-vittoria elettorale ci sembra, francamente, da delirio. Specialmente nel capoluogo adriatico un po' tutti paiono impazziti per la proclamazione di Marco Alessandrini a sindaco. Un noto quotidiano locale, Il Centro, titola addirittura "Ha stravinto Alessandrini", mentre Ezio Ardizzi, presidente di Confcommercio, non perde tempo e si rivolge al neo primo cittadino con un comunicato che colpisce l'attenzione. Sì, perchè in un Paese come il nostro dove troppo spesso la memoria è corta, giova sempre ricordare che Ardizzi è colui che si inginocchiò di fronte a Luigi Albore Mascia quando quest'ultimo attuò il suo primo provvedimento da sindaco, riaprendo l'uscita di piazza Italia dell'asse attrezzato. Ora, invece, Ardizzi si è di fatto avvicinato alle posizioni del centrosinistra perchè già da tempo in rotta di collisione con la giunta uscente.

BE QUIET, PLEASE - Ecco cosa scrive l'ex presidente della Camera di Commercio di Pescara rivolgendosi al figlio del giudice Alessandrini: “Occorre subito rimboccarci le maniche per rilanciare la nostra città. Il grande risultato ottenuto rappresenta un severo giudizio sull’operato della Giunta uscente. Ci auguriamo che il nuovo sindaco sappia dialogare con i cittadini e i portatori di interesse anziché chiudersi in una torre d’avorio per “sbagliare” in solitudine. Ogni decisione deve partire dalla necessità di far venire gente a Pescara anziché fare di tutto per scoraggiare l’ingresso in città. Allora subito al lavoro per rivedere il piano traffico, approntare finalmente un serio piano parcheggi, riaprire Corso Vittorio, rilanciare Porto e Aeroporto. Inoltre, laddove possibile senza incorrere in penali, occorre bloccare immediatamente gli innumerevoli cantieri, vedi duna su Pescara Sud, appaltati dalla Giunta uscente senza una strategia di sviluppo organico della città e senza ascoltare il parere della collettività”.

E INTANTO A TERAMO C'E' MAURIZIO L'ULTRAS - Siamo rimasti sbalorditi quando domenica sera, ascoltando il commento a caldo di Maurizio Brucchi appena rieletto sindaco a Teramo, lo abbiamo sentito esprimersi con toni da ultras esagitato: Brucchi, solitamente sempre pacato e tranquillo, ha attaccato tutti, dalla sua sfidante Manola Di Pasquale al sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, fino al governatore Luciano D'Alfonso (“Queste persone pensassero alle loro zie, non a quelle di Teramo”). Ok, il medico era sicuramente sotto pressione per una vittoria che è stata comunque sofferta, ma ha sbagliato tono. Ci vuole stile anche nella vittoria. E infatti Maurizio, della serie "la notte porta consiglio", ieri mattina aveva già ritrovato la calma: “Se sono emerse alcune frasi fuori dalle righe, credo ciò possa essere compreso nel clima di euforia e tensione in cui sono state pronunciate”. Alla faccia della "euforia": Brucchi parla di campagna elettorale "condotta con equilibrio e rispetto degli avversari”, e poi invece domenica sera li ha definiti "buffoni". Va beh, capita. L'importante è saper chiedere scusa. Buon lavoro, sindaco.

Giulio Bertocciani