Delinque perchè dipendente

Alla ricerca spasmodica di denaro per il videopoker, rapina due donne a Pescara. Arrestato un fioraio napoletano

Delinque perchè dipendente

DELINQUE PERCHE' VIDEODIPENDENTE - Ieri sera la Squadra Mobile della Questura di Pescara ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare con cui il G.I.P. di Pescara, dottoressa Maria Michela Di Fine, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Vincenzo Esposito, classe 1981, nativo di San Giorgio Cremano (Na) ma residente a Napoli, pregiudicato, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata.

I FATTI RISALGONO AL MARZO 2011 - A richiedere il provvedimento restrittivo è stato il Procuratore Aggiunto di Pescara, dr.ssa Cristina Tedeschini che, vista la gravità del fatto, ha personalmente diretto le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, con la incisiva collaborazione della Squadra Volante, avvenuto la sera del 18 marzo 2011, quando, verso le ore 21, due donne (un avvocato del foro di Pescara ed una sua amica), intente a parcheggiare l'auto nel quartiere Portanuova, sono state avvicinate da Vincenzo Esposito. Il giovane, con minacce di morte e violenti spintoni, si è impossessato delle borse delle vittime contenenti denaro, telefoni cellulari ed altri effetti personali, prima di dileguarsi a bordo di un furgone.

TESTIMONIANZE DECISIVE - Grazie ad alcune testimonianze si riusciva a capire che l’autore del misfatto, prima della rapina, si era intrattenuto in un bar della zona per circa due ore a giocare con le macchinette del videopoker, perdendo una discreta somma di denaro. Il giovane giocatore veniva indicato come un venditore ambulante di fiori di origine campane. Partendo da questo dato e dal tipo di furgone utilizzato per la fuga, gli inquirenti hanno costruito un elenco di sospetti, tra cui l’Esposito. Le prime risultanze investigative, raccolte tramite i testimoni, venivano poi ulteriormente suffragate dai dati del traffico telefonico dell’utenza cellulare utilizzata dal predetto, attestata in questo capoluogo in orario compatibile con quello della rapina. Inoltre, i tabulati dei telefoni cellulari, sottratti alle due donne, confermavano il coinvolgimento del giovane ambulante, in quanto si accertava che, il giorno dopo la rapina, nei due telefoni sottratti era stata allocata la sua scheda telefonica. L’arrestato si trova attualmente ristretto presso il carcere di Pescara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Red. Independent