Davide Rosci parafulmine? "Fuori luogo accostare il mio nome alle scritte"

Nottetempo alcuni ultras del Diavolo hanno lasciato frasi con vernice sui muri a Piazza Sant'Anna. La replica all'articolo comparso su un quotidiano locale

Davide Rosci parafulmine? "Fuori luogo accostare il mio nome alle scritte"

Leggo con curiosità, ma anche con imbarazzo per chi l’ha scritto, l’appello che qualcuno avrebbe lanciato su facebook invitandomi a prendere posizione sulle ultime scritte apparse alcune notti fa a Piazza Sant’Anna.

Mi sembra veramente fuori logo accostare il mio nome alle suddette così come ritengo infantile chiedere un mio intervento quasi come a credere che la mia voce possa fare da deterrente a tali inutili imbrattamenti.

Chi mi conosce sa benissimo, e l’ultima mi intervista all’emittente Vera TV certifica quanto scriverò, che io sono totalmente contrario alle scritte sulle case di proprietà privata mentre, e lo dico sapendo che qualcuno storcerà il naso, non mi danno fastidio le suddette sui muri che non sono di nessuno, per intenderci quelli che costeggiano le strade, o sui ruderi abbandonati.

Questa storia l’ho sentita più di una volta e mi incazzo letteralmente  perché pare che sia io l’artefice di tali gesti. Se uno imbratta un muro con scritte che fanno letteralmente cagare è un coglione, se al contrario uno risponde con un murales o con una messaggio esteticamente guardabile su un muro abbandonato a se stesso può essere utile nel formare le coscienze. Ricordo una vecchia frase: “Muri puliti Popolo muto”.

Se volevate sapere il mio pensiero eccovi serviti però non chiedetemi di fare lo sceriffo o la balia perché sto in galera quindi ho già tanti problemi a cui pensare.

Ultima cosa. Vi indignate tanto delle scritte, e avete tutti i motivi per farlo, ma quando vi solleverete nel vedere l’Italia andare a puttane e la città di Teramo morta per colpa di coloro che avete scelto per amministrarla?

http://www.osservatoriorepressione.info/intervista-davide-rosci/

Il mio intervento è al minuto 19 della seconda parte. 

Davide Rosci