Dalla Regione Abruzzo briciole per l'informazione abruzzese. Inascoltate le proposte Ceo

Giovedì 9 novembre torneranno in Commissione le proposte legislativa del consigliere Di Nicola e quelle del presidente Di Pangrazio. Il budget a disposizione è di 200mila o 60mila euro?

Dalla Regione Abruzzo briciole per l'informazione abruzzese. Inascoltate le proposte Ceo

DALLA REGIONE ABRUZZO BRICIOLE PER L'INFORMAZIONE ABRUZZESE. Giovedì 9 novembre torneranno in Prima Commisione 'Bilancio, Affari generali e Istituzionali' le due proposte legislative a sostegno dell'informazione abruzzese che giacciono ormai da due anni nei cassetti della Regione Abruzzo. La prima proposta (250/16) è quella del consigliere Maurizio Di Nicola e si chiama “Interventi per il sostegno del sistema dell’informazione abruzzese”. L'altra, invece, è la n. 282/16 ed è stata sottoscritta dal Presidente Gianni Di Pangrazio con Monaco, Paolini, Gatti e D'Ignazio concernente: “Norme in materia di sostegno al sistema radiotelevisivo ed editoriale locale e per la equa retribuzione della professione giornalistica”. Ignoto il fondo a disposizione: secondo alcune informazioni dai 200mila euro stanziati - pochissimi se paragonati ai milioni di euro previsti per altri settori (formazione, trasporti, agricoltura, industria, turismo, etc) la misura si sarebbe ridotta di ben 140mila euro, cioè circa 60mila. Davvero molto poco.

LE CRITICHE DEL COMITATO EDITORI ONLINE. "Abbiamo presentato delle proposte per l'istituzione di una legge sulla pubblicità istituzionale che ha lo scopo di integrare le norme sulla trasparenza amministrativa ma siamo stati inascoltati", spiega Marco Manzo del Comitato Editori Online Abruzzo. "Le nostre proposte - aggiunge il direttore di AbruzzoIndependent.it - non prevedono prebende, perchè le briciole offerte sono l'ennesima riprova di quanto disinteresse ci sia intorno al mondo dell'informazione, che si preferisce debole o controllabile, onde evitare che possa trasformarsi in uno strumento troppo scomodo e antagonista per il potere". "Inoltre - specifica Manzo - si rivelerebbero anche inutili perchè serve un intervento sistemico per risolvere le problematiche di un settore boccheggiante e sempre più in difficoltà". Secondo Manzo basterebbe applicare quanto stabilito dal Codice degli Appalti per favorire l'occupabilità dei giornalisti e garantire al cittadino abruzzese quel sacrosanto diritto al pluralismo dell'informazione sancito dalla nostra Costituzione, come un diritto da tutelare. Ricordiamo, a titolo di cronaca, che più o meno due anni fa, in occasione della chiusura dello storico quotidiano "Il Tempo", ci furono annunci e promesse da parte della politia, addirittura, una marcia funebre a sostegno dell'informazione, ovvero parole che non si sono mai concretizzate in nulla. L'anno successivo, invece, ci fu la vendita del primo quotidiano d'Abruzzo 'Il Centro' ad un gruppo di imprenditori locali, tra cui anche il proprietario di Rete8 Luigi Pierangeli

Redazione Independent