Da Teramo la prima richiesta di Stato di Calamità Naturale

Una consuetudine tutta abruzzese è quella di chiedere dopo quello che si sarebbe potuto prevedere. L'Europa ci ha richiamato proprio sul rischio idrogeologico

Da Teramo la prima richiesta di Stato di Calamità Naturale

DA TERAMO LA PRIMA RICHIESTA DI STATO DI CALAMITA' NATURALE. Come al solito quando si presentano queste situazioni drammatiche la prima preoccupazione degli amministratori pubblici è quella di chiedere il conto dei danni a qualcuno. Stavolta è toccato al neopresidente eletto delle Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, stante le informazioni che arrivano da tutto il territorio teramano, predisporre la richiesta per lo stato di calamità. Eppure l'Europa, con un richiamo ufficiale, ci aveva avvisato dell'assenza di piani di intervento sul dissesto idrogeologico e sul rischio sismico  . Mai, dunque, che impariamo ad affrontare un'emergenza come si deve: ma dobbiamo sempre trovarci ad elemosinare soldi che, poi alla fine, non ci sono mai.

LE PAROLE DI RENZO DI SABATINO. "Domani mattina potremo quantificare i danni ma la situazione è grave perchè il territorio è martoriato dalla costa alla montagna - dichiara il Presidente - acqua, neve e vento sono la combinazione peggiore: soprattutto se arrivano a distanza di una settimana da un'altra ondata di maltempo con frane e strade ancora chiuse". A rendere tutto più difficile ci sono anche i problemi di comunicazione con la rete e l'energia elettrica, almeno nel capoluogo, che funzionano ad intermittenza.

Redazione Independent