"D'Alfonso non è incompatibile". L'Assemblea salva il doppio incarico del governsenatore

Con 16 voti contro e 15 a favore il Consiglio regionale d'Abruzzo respinge l'istanza nei confronti del Presidente della Regione e del Senatore della Repubblica. Decisivo Di Pangrazio con LeU

"D'Alfonso non è incompatibile". L'Assemblea salva il doppio incarico del governsenatore

IL CENTROSINISTRA VOTA: OK ALA COMPATIBOLITA' DEL GOVERNATORE SENATORE. Il Consiglio Regionale d'Abruzzo con 16 voti contro e 15 a favore ha respinto l'istanza di incompatibilità nei confronti del governatore Luciano D'Alfonso, eletto senatore nelle politiche del 4 marzo. Non sussistono, per ora, cause di incompatibilità poiché lo status di senatore scatterà solamente dopo la convalida da parte della Giunta per il regolamento del Senato. Donato Di Matteo e Andrea Gerosolimo, ex assessori uscenti della maggioranza di centrosinistra, e il consigliere di maggioranza Mario Olivieri hanno però votato con le opposizioni. Movimento 5 stelle e centrodestra hanno attaccato il presidente del Consiglio Giuseppe Di Pangrazio che, secondo le opposizioni, ha cambiato posizione, rispetto all'astensione tenuta nella Giunta per le elezioni del 26 aprile, che aveva deliberato la non sussistenza di cause di incompatibilità e rinviato la decisione al Consiglio. Il suo voto contrario, a conti fatti, è risultato determinante. Hanno votato a favore del doppio incarico del Governatore anche l'assessore Marinella Sclocco (LeU) e il consigliere con delega all'Ambiente Mario Mazzocca (LeU). Forza Italia ha annunciato che presenterà una mozione di sfiducia nei confronti dello stesso politico marsicano. Ma è chiaro, a questo punto, che il centrosinistra è a pezzi e che presto si tornerà a votare, prima della scadenza naturale della consigliatura.

Resta infine da ricordare cosa dice la nostra Costituzione all’art.122: “Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un altro Consiglio o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo”. Non ci pare che nessuno - politico di maggioranza e opposizione - se ne sia accorto, e questo non è un commento polemico.

Redazione Independent