Crisi: è l'era del Diavolo

I dati Istat sull'economia abruzzese: 53mila disoccupati, 40mila cassaintegrati e Pil in calo del 1%.

Crisi: è l'era del Diavolo

ECONOMIA ABRUZZO. REPORT ISTAT. I dati del III trimestre sull’occupazione, pubblicati oggi dall’Istat, segnalano una forte preoccupazione per lo stato di salute dell'intera economia abruzzese. L’occupazione alla fine del mese di settembre 2012 contava 508 mila persone: cioè 2mila unità in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Anche il dato sul numero dei disoccupati in Abruzzo non è incoraggiante: su un totale di 1342.366 abitanti sono 53 mila le persone senza un impiego. Il tasso globale di disoccupazione ha raggiunto quota 9,5%, ma in alcune aree è molto più alto, con picchi fino al 35%. Funeste le previsioni del PIL per il 2012: dovrebbero registrare ancora un calo intorno al -0,9 %. Le ore di Cassa integrazione per il periodo Gennaio-Ottobre sono in aumento del 6,1% e le persone che beneficiano di misure di sostegno all’occupazione, mobilità disoccupazione, sono aumentate di 5 mila unità, attestandosi sui circa 40 mila lavoratori interessati.

LA VERTENZA KIMBERLY ED IL DRAMMA MICRON. Questi sono dati che devono far riflettere la classe dirigente perchè segnalano il peggioramento della crisi e dell'economia abruzzese. Una conferma in tal senso, seppur amara, arriva dalla vertenza Micron di Avezzano che, metterà in cassa integrazione altre 700 persone, ed il cui futuro resta ancora da definire. Stessa sorte per i lavoratori dello stabilimento di Alanno: si sta, infatti, cercando un acquirente per la Kimbery Clark ma al momento non ci sono novità. Senza contare, poi, le altre realtà di crisi conclamata: come quella della Sixty Spa di Chieti Scalo, della Honda Italia e Sevel nella Val Di Sangro.

Redazione Independent

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