Cremlino vs Casa Bianca e lo spettro dell'atomica

Barack Obama dichiara pace ed invoca il dialogo ma è chiaro che il clima da guerra fredda con Putin. Occorre dire altro? L'analisi del nostro corrispondente Benny Manocchia

Il giornlista italiano che lavora da tanti anni negli Stati Uniti di solito non impiega molto tempo per capire le fregnacce che escono dalla bocca di chi e' qualcuno nella Casa Bianca. Obama e' ed e' sempre stato un ideologo. Lascia e ha  sempre lasciato i compiti piu' vicini ai problemi reali a un gruppetto di fidati. Quando decide di esprimere il suo parere personale su un dato soggetto, allora (e sollo allora) e' facile per il cronista capire il tipo di fregnaccia che il primo cittadino sta cercando di dare in pasto agli elettori. L'ultima occasione e' quella in cui Barack disse chiaro e tondo: "Noi non mettiamo in atto una guerra contro i musulmani, ne' contro chiunque tenta di sostenere che colpira' in qualhe modo l'America. Abbiamo per tanto tempo assistito a morte e distruzione proprio per via di guerre che non dovevano essere". Bene. Barack ama la pace, non
vuole guerre. Ma purtroppo per lui, piu' si avvicina il momento in cui dovra' sloggiare dalla Casa Bianca, piu' il presidente deve ripagare alcuni debiti nel mondo che lo ha sostenuto nel passato. Cosi' ha deciso (lasciando ai suoi fedeli il compito di farlo) che la Russia non puotra' continuare ad aggredire l'Ucraina. La verita' e' un'altra: i russi che  vivono in Ucraina vogliono agganciarsi a Mosca e lo hanno detto apertamente. Cosi', Mosca li aiuta, come Washington aiuta qualsiasi regione che intende diventare parte degli Stati Uniti. Tutto questo senza entrare nei dettagli. Pero' e' visibile pure per i non vedenti che i "fedeli" di Obama  fanno la voce grossa rilasciando commenti abbastanza noiosi, come "se Mosca non smette la Russia paghera'". E come? Creando problemi economici?Certo non con una guerra.Putin ha gia' detto che non esitera' un istante ad usare l'atomica,come l'America fede con il Giappone. Occorre dire altro? Ci vorranno meno fregnacce da arte dei fedeli di Barack.

Benny Manocchia