Crack Villa Pini. Asta deserta

Ancora nessuna offerta per la clinica dell'ex Gruppo Angelini. Il 31 marzo scade l'affitto: quali prospettive?

Crack Villa Pini. Asta deserta

CRACK VILLA PINI. NESSUNA OFFERTA PER LA CLINICA. Ennesimo capitolo (negativo) per la sofferta procedura fallimentare che ha travolto le cliniche dell'ex Re della sanità privata Enzo Maria Angelini, accusato di bancarotta fraudolenta per oltre 200 milioni di euro. L’asta per la vendita della Casa di Cura Villa Pini, la "perla" del gruppo, con base fissata a 23,5 milioni, è andata ancora una volta deserta lasciando nello sconforto generale la curatela fallimentare, i creditori e le organizzazioni sindacali. Al notaio Alfredo Pretaroli, incaricato dal tribunale fallimentare di chieti di seguire la procedura, non sono pervenute offerte. Al momento la clinica è affittata alla società Policlinico Abano Terme Spa ma il contratto è in scadenza al 31 marzo.

QUALI PROSPETTIVE PER VILLA PINI? C'è parecchia preoccupazione per la reiterata mancanza di offerte di acquisto all’asta indetta dalla Curatela fallimentare. I timori riguardano soprattutto la continuità di cura da assicurare ai degenti della clinica dopo il 31 marzo, quando scadrà il contratto di affitto per la gestione del nosocomio, a cui si aggiungono la preoccupazione per centinaia di lavoratori medici, operatori sanitari, tecnici, amministrativi e ausiliari che potrebbero trovarsi collocati nuovamente in cassa integrazione in deroga. 

La (Sub)redazione