Cosa rischia Bellini

Il commercialista è accusato di truffa aggravata, falso ed appropriazione indebita per un milione di euro

Cosa rischia Bellini

COSA RISCHIA IL COMMERCIALISTA. Truffa aggravata, falso e appropriazione indebita. Sono queste le ipotesi d'accusa contenute nell'avviso di conclusione indagini a carico del 46 enne commercialista pescarese, Giacomo Bellini, 46 anni, che, secondo il Pm Silvia Santoro, avrebbe intascato i soldi dei contribuenti a cui si offriva di pagare le tasse. Si parla di una cifra vicina al milione di euro e di cui non esiste traccia (nel senso che i soldi non si trovano), proveniente dalle tasche di 58 clienti del suo studio in via Gabriele D'Annunzio a Pescara.

L'ARRESTO AL CASELLO. Il 46enne era stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Pescara, diretta dal colonnello Favia, mentre era in auto fermo al casello autostradale di Roma, il 23 febbraio 2011. Avevano sporto denuncia nei suo confronti ben 31 persone che continuavano a ricevere avvisi di pagamenti da parte dell'erario. Ad un artigiano avrebbe addirittura detto che una cartella esattoriale ricevuta da 55 mila euro era in realtà un errore, un caso di "cartelle pazze". Da lì era partita l'indagine della procura di Pescara e che aveva prodotto il sequesto di un'Audi A6 ed una moto di grossa cilindrata.

LE PENE E I REATI. Dato che la pena è unica e non si può fare il cumulo del reati il Bellini, qualora venisse riconosciuto colpevole, rischierebbe una condanna dai 2 ai 4 anni. Tutti reati imputati dalla pubblica accusa rientrerebbero in un medesimo disegno criminoso. Dato che ci sono le aggravanti la pena per falso, la più grave, verrebbe aumentata di un terzo. Essendo, poi, l'impotato anche incensurato potrebbe beneficiare della condizionale e, quindi, della sospensione della pena condizionata al risarcimento dei danni causati ed alla restituzione delle somme sottratte. La difesa potrebbe optare per un patteggiamento della pena e, quindi, evitare le porte del carcere al 46enne pescarese.

Marco Beef