Zagat Alessandrini fa il punto sui "Tuffi Vietati": divieto solo per 2 chilometri di costa

Il sindaco di Pescara ha spiegato le iniziative anti-inquinamento del mare e del fiume Pescara. C'è ottimismo e l'invito a mantenere la calma

Zagat Alessandrini fa il punto sui "Tuffi Vietati": divieto solo per 2 chilometri di costa

TUFFI VIETATI A PESCARA: ALESSANDINI FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE. Nella mattinata di oggi si è svolta una conferenza stampa per fare il punto sui dati e sulle azioni svolte e messe in campo dall’Amministrazione comunale sul fronte disinquinamento del fiume e balneabilità del mare. Alla conferenza, convocata dal sindaco Marco Alessandrini, hanno preso parte anche il vice sindaco Enzo Del Vecchio, il presidente della Commissione Consiliare Ambiente Fabrizio Perfetto, i rappresentanti di categoria del settore: Cristiano Tomei per Fab-Cna, Mario Troisi per Fiba-Confesercenti, Riccardo Padovano per Sib Confcommercio, Ciro Gorilla per  Asso Balneari; erano inoltre presenti diversi operatori balneari della riviera cittadina. “Abbiamo voluto questa conferenza per fare chiarezza – così il sindaco Marco Alessandrini - la facciamo per vincere la paura che domina le sorti del mare, rivendicando orgogliosi il fatto che per risolvere i problemi bisogna conoscerli e soprattutto lavorare alla soluzione. Le cause della criticità della balneazione sono legate allo stato pessimo del fiume di cui per oltre 30 anni si è fatta carne da macello, ma il lavoro paga sempre quando viene compiuto. Infatti anche se come in passato iniziamo una stagione con un divieto esteso per 2 dei 10 km della nostra costa, guardiamo con ottimismo al futuro perché, come mai accaduto in passato, abbiamo lavorato e riscontrato un trend positivo nei dati. Un andamento che non è frutto del caso,  né dei “tavoli tecnici” che chi amministrava prima di noi si è limitato a convocare senza avviare nulla: oltre i tavoli tecnici occorrono azioni concrete. Noi abbiamo monitorato tutto l'inverno la qualità delle acque del fiume e del mare; abbiamo avviato azioni di contrasto delle situazioni illegali, cercando e campionando scarichi civili e industriali, eliminandoli; abbiamo avviato interventi anche dove non potevamo agire direttamente e lo abbiamo fatto sensibilizzando tutti i soggetti pubblici e privati ad avere un rapporto corretto e sensibile con il nostro fiume. Vogliamo ora presentare i primi riscontri di un lavoro serio sul fiume che a Pescara non aveva fatto mai nessuno, anche se oggi tutti parlano e puntano il dito sul mare, contando, forse, sulla mancanza di memoria del prossimo. Siamo convinti che ci sia ancora da fare e si debba continuare in questa direzione: attendiamo che finiscano i lavori sul lato nord del fiume per il Dk15, che oggi raccoglie scarichi sempre andati al mare, ci aspettiamo che entro maggio, come chiesto, finiscano anche sul lato sud, nel frattempo continueremo l'azione di contrasto sugli scarichi non collettabili. Tutto questo ci consente di guardare al campionamento Arta di metà maggio con cauto ottimismo, con la speranza anche di poter avviare al più presto i lavori per lo sfondamento della diga foranea, progetto pronto e finanziato, in variante al Piano Regolatore Portuale, ma fermo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha chiesto un supplemento di analisi tecnica sul fiume, che è in corso. Al fine di dare tutte le informazioni certe sul mare e sulle azioni a difesa dalle nostre acque abbiamo anche dedicato una sezione specifica del sito istituzionale. L’appello a tutti è condividere un percorso che abbia come comune obiettivo il risanamento del fiume e del mare perché l’acqua è elemento vitale della nostra storia e anche della nostra economia”.

Redazione Independent