Comune di Montesilvano a rischio 'default' per un esproprio irregolare

L'ultimo episodio riguarda una richiesta di risarcimento danni da 200mila euro. Ma l'Ente ha dovuto già sborsare per errori 1,6 milioni

Comune di Montesilvano a rischio 'default' per un esproprio irregolare

COMUNE DI MONTESILVANO A RISCHIO DEFAULT PERUN ESPROPRIO IRREGOLARE. «Ancora una volta dobbiamo fare i conti con la leggerezza con la quale questo Comune è stato gestito in passato. Oggi abbiamo dovuto approvare in Giunta un’autorizzazione a resistere in giudizio, davanti al Tar Abruzzo, per una vicenda di espropri non portati a termine». L’assessore Fabio Vaccaro spiega così la delibera approvata questa mattina per una resistenza in giudizio. Nel febbraio 2006, il Comune di Montesilvano accettò da alcuni privati un appezzamento di terreno di circa 1300 metri quadri. Sull’area in questione l’Amministrazione di allora realizzò un tratto di via Sospiri e un parcheggio pubblico. In cambio i proprietari dell’area ceduta avrebbero dovuto ottenere un altro lotto di circa 1000 metri quadri, su cui edificare, nelle immediate prossimità. Si sono susseguite due cause, nelle quali i privati sono stati riconosciuti i legittimi proprietari dell’area. «Tale permuta – spiega l’assessore – non è di fatto mai avvenuta. I privati hanno ora presentato una richiesta di restituzione dell’area, oltre al risarcimento dei danni per l’illegittima occupazione dell’area da parte del Comune e per i mancati utili che invece avrebbero potuto registrare con la costruzione di un immobile previsto. Onde evitare un’ulteriore condanna di diverse centinaia di migliaia di euro che rappresenterebbero un altro, durissimo colpo per le già precarie finanze del nostro Comune, abbiamo deliberato di costituirci in giudizio» . Tale richiesta di risarcimento si affianca alle condanne, approvate come debiti fuori bilancio nell’ultimo Consiglio Comunale, per l’esproprio avvenuto negli anni ’80 per la costruzione della cooperativa edilizia Mazzini, tra via Chiarini e via Vestina, che ammonta a circa 290.500 euro e quella di oltre 1 milione e 120.000 euro per l’esproprio, risalente al 2002, del terreno su cui è stato costruito il PalaRoma. «Queste condanne – conclude l’assessore – sono la chiara dimostrazione della superficialità che ha contraddistinto negli anni passati la gestione amministrativa di Montesilvano, che sta continuando a condizionare dal punto di vista economico finanziario gli equilibri di un bilancio pesantemente provato dal taglio dei trasferimenti dello Stato».

Redazione Independent