Compartecipazione sanitaria: chi elogia Paolucci e chi no

Sindaco e vicesindaco di Giulianova sono gasati, mentre l'assessore al sociale del Comune di Chieti esprime perplessità. E intanto Forza Italia...

Compartecipazione sanitaria: chi elogia Paolucci e chi no

"DECISIONE GIUSTA". Il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro e il vice Nausica Cameli esprimono la loro soddisfazione per la decisione della Giunta D'Alfonso, resa nota qualche giorno fa dall'assessore Silvio Paolucci, di farsi carico della quota di compartecipazione sanitaria per le prestazioni riabilitative.

"Le risorse, individuate nel bilancio della Regione, da un lato garantiranno la quota di compartecipazione, comunque doverosa in base a quanto previsto dal Dpcm del 22 novembre 2001, e dall'altro eviteranno oneri, obiettivamente pesanti, a carico dei familiari e, in subordine, dei Comuni. Insomma, è stato recepito il grido d'allarme che anche noi avevamo levato lo scorso 19 settembre e, al tempo stesso, la Giunta D'Alfonso ha dato dimostrazione di grande attenzione e sensibilita', manifestando anche il rispetto degli impegni assunti con le parti sociali, tempi rapidi e partecipazione alle scelte, venendo incontro alle esigenze delle famiglie e degli Enti locali. Che, come avevamo sottolineato, avrebbero avuto davvero enormi difficolta' a farsi carico dei relativi e imponenti oneri. Una decisione giusta per cui esprimiamo gratitudine al governatore D'Alfonso e all'assessore Paolucci, ai quali rinnoviamo l'invito a venire a Giulianova".

DEFINIRE IL DISCIPLINARE MENTRE SILVIO GONGOLA. Lunedi' 29 settembre un nuovo incontro con i sindacati, stavolta assieme all'assessore alle politiche sociali, Marinella Sclocco, definira' il disciplinare della compartecipazione. Intanto Paolucci gongola.

"Ringrazio le organizzazioni sindacali per il contributo operativo - sottolinea - perche' il sistema di protezione sociale che vogliamo costruire non puo' lasciare nessuno senza rete. Sicuramente si interverra' garantendo tutti servizi per le fasce di reddito piu' basse, e laddove il regime della compartecipazione non dovesse slittare al 2015, l'Abruzzo ha comunque trovato le risorse che consentiranno agli utenti di poter contare su una copertura pressoche' totale dei costi sanitari per tutto l'anno in corso. Per il 2015 ci sara' ugualmente un ruolo centrale della Regione, che sta procedendo comunque a tappe forzate verso l'adeguamento alla normativa nazionale e verso le prassi gia' fatte proprie da altre Regioni".

E I MALATI ONCOLOGICI? Non tutti però sono soddisfatti. Emilio Iampieri e Maurizio Bianchini (Forza Italia), ad esempio, commentano negativamente la decisione assunta dalla Giunta D'Alfonso di negare i rimborsi spese ai malati oncologici, come denunciato da un ex operaio avezzanese costretto a pagarsi di tasca propria le trasferte a L'Aquila. "La Giunta regionale aveva il dovere morale, prima ancora che giuridico, di opporsi al ricorso del governo nazionale - spiega Bianchini - perche' su temi cosi' sensibili la forma deve cedere il passo alla sostanza e quel che conta e' garantire con la necessaria tempestivita' il diritto di curarsi del cittadino". Ma Paolucci, con le sue dichiarazioni, sembra idealmente rispondere proprio ai due forzisti.

"L'aver individuato le risorse è solo il primo passo - precisa Silvio - perche' vogliamo rendere strutturalmente efficiente il sistema e per questo avviamo una revisione profonda delle strutture: un lavoro che dovra' chiudersi entro tre mesi cosi' da dare risposte concrete all'utenza. Il metodo che ci siamo dati e' evidente: rispetto degli impegni assunti con le parti sociali, tempi rapidi, partecipazione alle scelte. Allo stesso tempo il nostro obiettivo e' quello di presentarci all'appuntamento previsto sui nuovi standard con la piena autonomia in sanità".

CRITICHE DA CHIETI. Come se non bastasse, Paolucci viene criticato anche nella sua Chieti: l’assessore comunale alle Politiche Sociali, Emilia De Matteo, interviene infatti sull'argomento compartecipazione affermando che «il problema, se scongiurato per gli ultimi tre mesi dell’anno in corso, si ripresenterà per il 2015. E’ impensabile che il rientro dalla spesa sanitaria abruzzese debba ricadere su prestazioni di rilevante valore per le persone con problemi di non autosufficienza e/o grave disabilità. Né è pensabile che i Comuni, già privi di idonee risorse ed alle prese con tagli agli stanziamenti da parte del Governo che, nel caso del Comune di Chieti, dal 2009 al 2013 hanno subito una diminuzione di circa il 61%, potranno in futuro garantire la compartecipazione alle prestazioni». Insomma, chi li vo cott e chi lo vu crud.

Nicola Chiavetta