Collemaggio finalmente restituita al popolo abruzzese e al patrimonio dell'umanità

La Basilica di Santa Maria è stata completamente restaurata dopo i gravi danni subiti in seguito al sisma del 2009

Collemaggio finalmente restituita al popolo abruzzese e al patrimonio dell'umanità

LA BASILICA DI SANTA MARIA DI COLLEMAGGIO RESTITUITA ALL'UMANITA'. Finalmente la  la Basilica di Santa Maria di Collemaggio è stata restituita al popolo abruzzese ed all'umanità, cui è candidata come Patrimonio Unesco. La Basilica che è stata riaperta questa mattina è stata completamente restaurata dopo i gravi danni subiti in seguito al sisma del 2009. Con un modello di collaborazione tra Eni, Soprintendenza, Universita' italiane e Comune dell'Aquila, i lavori sono stati completati nei tempi previsti. La cerimonia di riapertura della Basilica si e' tenuta alla presenza del ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, dell'arcivescovo metropolita dell'Aquila, Giuseppe Petrocchi, del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, della soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la citta' dell'Aquila e i comuni del cratere, Alessandra Vittorini, dal direttore rapporti con gli azionisti di Eni, Claudio Granata.

TRASLATA L'URNA DI CELESTINO V. Nell'ambito della cerimonia si e' tenuta la traslazione dell'urna di S. Celestino V. Con il complesso intervento di restauro della Basilica si e' restituito agli aquilani il monumento nella sua interezza, rispettandone la sacralita' e il significato storico, con interventi che hanno riguardato il consolidamento strutturale con il miglioramento sismico, l'attenta ricostruzione delle parti crollate, il restauro e la ricomposizione degli elementi architettonici e degli apparati decorativi e l'adeguamento tecnologico.

LA STORIA. Fondata nel 1288 per volere di Pietro da Morrone — qui incoronato papa con il nome di Celestino V il 29 agosto 1294 — è considerata la massima espressione dell'architettura abruzzese, oltre che il simbolo della città, ed è stata dichiarata monumento nazionale nel 1902. Dal 1327 ospita le spoglie del pontefice, attualmente conservate all'interno del mausoleo di Celestino V, realizzato nel 1517 ad opera di Girolamo da Vicenza, maestro di Andrea Palladio. È sede di un giubileo annuale, il primo della storia, istituito con la Bolla del Perdono del 29 settembre 1294 e noto con il nome di Perdonanza Celestiniana;pertanto, è caratterizzata dalla presenza di una Porta Santa sulla facciata laterale. La chiesa, che vanta il titolo di basilica minore insieme alle concittadine San Bernardino e San Giuseppe Artigiano, è stata rimaneggiata più volte nel corso dei secoli soprattutto a causa dei danni causati dai frequenti terremoti e presenta una commistione di diversi stili architettonici. In seguito al sisma del 2009, è stata sottoposta a lavori di consolidamento e restauro che si sono appena conclusi. 

Redazione Independent