Clamoroso all'Emiciclo. La Corte dei Conti dice che è incostituzionale

Il Giudice della Pubblica Amministrazione in materia di vigilanza sul bilancio e spese chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri di valutare l'ipotesi di scioglimento del Consiglio regionale

Clamoroso all'Emiciclo. La Corte dei Conti dice che è incostituzionale

GESTIONE FINANZIARIA INCOSTITUZIONALE: SI SCIOGLIE IL CONSIGLIO REGIONALE? Il giudice della pubblica amministrazione la Corte dei Conti, che si occupa dei controllo o vigilanza in materia fiscale sulle entrate e spese pubbliche, è intervenuta sulle inadempienze del Governo Regionale in tema di bilancio formulando richiesta ben precisa al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ovvero valutare l'ipotesi di scioglimento del Consiglio Regionale e la rimozione del Presidente di Giunta (art.126) per 'gravi inandempienze'.

In particolare la Corte de Conti fa riferimento a: mancata conclusione del procedimento di riaccertamento dei residui al 31 dicembre 2013 mancato riallineamento del ciclo di bilancio ad una tempistica conforme a normativa; mancato utilizzo dell'istituto di assestamento di bilancio per il 2013, 2014 ed anche, alla data odierna, per il 2015, e del riaccertamento dei residui per il 2013 e per il 2014; mancata esatta definizione del saldo netto da finanziare e del disavanzo effettivo di gestione; o mancata conseguente iscrizione, nel bilancio di previsione 2015, del disavanzo effettivo di gestione, risultante da procedure certe e definitive; violazione del disposto normativo di cui all'articolo 1, comma 5, del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213  violazione dei termini cbntenuti negli articoli del decreto legislativo n. 118/2011, concernenti il riaccertamento straordinario al 31 dicembre 2014 e I'approvazione del rendiconto dell'esercizio 2014.

Tra l'altro, sempre restando in tema di bilancio e costi della politica, non ci sembrano pochi 29 consiglieri regionali, più il presidente Luciano D'Alfonso, il sottosegretario Camillo D'Alessandro e una pletora di membri nei vari staff tra cui ricordiamo anche quello del presidente di Giunta del regolamento, cioè una figura diversa da quella occupata da Giuseppe Di Pangrazio.

Al cittadino abruzzese questo Consiglio regionale d'Abruzzo costa una enormità ma produce risultati che non sono assolutamente proporzionali ai benefici personali derivanti robuste indennità da 11mila euro mensili (oltre i vari benefits).

Adesso che succederà?

Si approverà quella famosa legge taglia stipendi che lo stesso D'Alfonso aveva promesso durante la campagna elettorale ma che, alla prova dei fatti, cioè al disegno di legge presentato dai cinquestelle, sonoramente bocciato dalla maggioranza e si darà seguito a quato richiesto dalla Corte dei Conti?

Staremo a vedere ma, come diciamo sempre noi di AbruzzoIndependent.it, non è semplice rinunciare ai piaceri delle 'ciribiricoccole'.

Chi è favorevole allo scioglimento alzi la mano e ce lo faccia sapere...che i conti non tornano.

LEGGI LA DELIBERA DELLA CORTE DEI CONTI

Redazione Independent