Ciclone: Appello, "Incertezza probatoria sulla corruzione"

Così i giudici della Corte dell'Aquila hanno motivato l'assoluzione dell'ex sindaco di Montesilvano, Enzo Cantagallo, dall'accusa rivoltagli

Ciclone: Appello, "Incertezza probatoria sulla corruzione"

PROCESSO CICLONE, INCERTEZZA PROBATORIA SULLA CORRUZIONE. "In una simile situazione di incertezza probatoria, dovuta alla contradditorieta' delle prove, non puo' che disporsi l'assoluzione di Cantagallo per insussistenza del fatto". Cosi' i giudici della Corte d'Appello dell'Aquila motivano l'assoluzione dell'ex sindaco di Montesilvano, Enzo Cantagallo, dall'episodio di corruzione relativo a una presunta consegna di denaro da parte dell'imprenditore del verde pubblico, Bruno Chiulli, titolare della Green Service.

L'imprenditore e' uscito di scena nel luglio 2010 patteggiando la pena di nove mesi davanti al gup del Tribunale di Pescara. L'episodio, secondo l'accusa, sarebbe avvenuto nel mese di aprile 2006 presso l'abitazione dell'ex primo cittadino.

"Vi e' - si legge nella motivazione - incertezza sia sulla data in cui Chiulli si sarebbe recato a casa di Cantagallo per consegnare la somma di denaro sia sulle modalita' di consegna dello stesso". In appello il processo Ciclone e' finito tra assoluzioni e prescrizioni e con due condanne (entrambe estinte per indulto).

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