(Ciclo)Caos sul Lungomare N.

Pescarabici: «Situazione indecifrabile per la pista fantasma». Urge la riqualificazione ma Mascia che fa?

(Ciclo)Caos sul Lungomare N.

RIVIERA NORD, (CICLO)CAOS - «Continua la situazione di caos che l’Amministrazione avalla con dichiarazioni confuse e lassismo», si legge nel comunicato sptampa inviato da Pescarabici. Mentre sono migliaia i residenti e i turisti che si muovono sul lungomare di Pescara in bicicletta, ci si ritrova in una situazione paradossale nel tratto che và dal Ponte del Mare alla Nave di Cascella. «Se vado sulla strada come mi prescrive il Codice della Strada, mi insultano e mi gridano di andare sulla pista ciclabile», ci riferisce una ragazza intimorita dall’aggressività di un’automobilista. Il tratto di marciapiede sul Lungomare Matteotti, nella striscia compresa tra le aiuole e la strada, è percepito come pista ciclabile ma tecnicamente non lo è. Non esiste segnaletica, e il collaudo di quella che sarebbe dovuta essere una pista ciclabile, fu negato. La presenza delle pensiline dei bus costituisce un ostacolo da tenere in conto, ma non insormontabile. Per riqualificare e mettere in sicurezza quel tratto, sarebbe necessario un intervento che non per forza comporta grossi oneri finanziari. Ci si ritrova spesso a percorrere quel tratto di marciapiede erroneamente considerato ciclabile, e le polemiche e le situazioni di pericolo sono all’ordine del giorno. E la situazione di caos sull’intero lungomare è aggravata da parcheggio selvaggio di macchine e moto sulla pista ciclabile del lungomare nord, da cani, atleti e passeggini che usano impropriamente le piste ciclabili, dagli sportelli delle auto che si aprono incuranti all’improvviso.

IL J'ACCUSE DI PESCARABI - «Ed è alquanto sconcertante - si legge nel comunicato - che la stessa Amministrazione comunale dichiari, circa due settimane fa, di aver reso completamente ciclabile il tratto dal Ponte del Mare fino a Montesilvano. Abbiamo già espresso le nostre perplessità su tali dichiarazioni,  e rimaniamo ancora più sconcertati nel verificare che nei prossimi anni i fondi per gli interventi in materia di ciclabilità, presenti nella precedente versione del piano triennale die lavori pubblici, sono stati azzerati. Queste misure e l’attenzione superficiale verso i temi della mobilità sostenibile riportano Pescara in uno scenario da anni ottanta. Invitiamo apertamente la Giunta Comunale e i Consiglieri a fare una passeggiata in bicicletta per la città, per capire le assurdità e le situazioni di pericolo vissute da chi, contribuendo a rendere Pescara più pulita e vivibile, si muove in bici rischiando insulti e incolumità».

Reda Inde