Che Sulpizio per Mascia

Il sindaco "crucificado" per le spese di Pescara 2012. Ma il vero problema è nell'immobilismo amministrativo

Che Sulpizio per Mascia

MASCIA CROCIFISSO PER LE CONSULENZE. La magnificenza dell'aula consiliare, resa ancora più immortale dalle visioni futuristiche dell'artista Baldacci (1969), è stato il teatro dello show dell'opposizione - galvanizzata dalla "patata bollente" oltre che dal sold out per Pierluigi Bersani - alla Giunta comunale guidata dal sindaco Luigi Albore Mascia. Come un novello "Robespierre", baluardo di legalità e giustizia, il consigliere Adelchi Sulpizio ha prima annunciato, poi depositato, un grosso plico rosso (ben confezionato) dall'inquietante titolo "Relazione Finale". Trattasi nientepopodimenoche del documento redatto dalla Commissione d'Indagine N.1 per la ricostruzione documentale dell'evento "Pescara Città Europea dello Sport 2012", contenente accuse specifiche, celate dall'avverbio "probabilmente" nei confronti del Primo cittadino di Pescara, meglio noto come "Il delocalizzatore" (nota: il titolo se lè meritato sul campo in virtù di alcune battaglie per lo spostamento di due apparati fortemente inquinanti: le Antenne di San Silvestro e il Cementificio a Rancitelli). Fin qui tutto bene ma, poi, è spuntata fuori anche la relazione prensentata dalla Commissione d'indagine N.2, quella della maggioranza, e con un contenuto totalmente opposto a quello letto da Sulpizio. Risultato: un putiferio tra le fazioni contrapposte. Quale votare? Cosa votare? A cosa è servito questo Consiglio comunalen (gettoni compresi)? Al momento non siamo in grado di dare una risposta. Anzi sì! Tocca alla Magistratura fare luce sulle vicende giudiziarie e ai consiglieri, nelle vesti di pubblici ufficiali, denunciare i sospetti su abusi e illegalità.

SULPIZIO E IL "GIALLO DELLA DATA". Il consigliere dell'Italia dei Valori, Adelchi Sulplizio, ha letto la relazione senza incertezze, ripetendo, sostanzialmente, quello che aveva sostenuto la Procura di Pescara quando aveva formulato ipotesi di abuso d'ufficio nei confronti del Primo Cittadino del capoluogo adriatico. All'epoca venne fuori il nome della dottoressa Barbara Briolini meritevole di un contratto di consulenza da 30mila euro e tramite una selezione avvenuta secondo il criterio dell'intuitu personae. Sulplizio: «il contratto è stato firmato dal sindaco in data 25-5-2012 ma nello stesso atto è riportato, con improbabili doti di preveggenza, il seguente passaggio: "per quanto sopra esposto il Comitato, nella seduta del 5-8-2010, ha rilevato la necessità di conferire..."». Un errore? Forse una svista? Resta il fatto che per il Sindaco di Pescara questa è una "bella gatta da pelare". 

LA REPLICA VIA SMS: «INIZIATIVA INOPPORTUNA». Sollecitato da un nostro sms il sindaco Mascia ci ha risposto che «è un'atteggiamento vergognoso. Ai tempi di D'Alfonso avremmo dovuto costituire una Commissione d'indagine permanente. Tra l'altro con un'indagine in corso. L'inopportunità di questa iniziativa, nella quale chi presiede è chi ha fatto l'esposto, è solare. Questa è diventata la città di Pescara oggi». Dello stesso tenore è stato l'intervento in aula, nel pomeriggio, del conisgliere Lorenzo Sospiri che ha definito i lavori della commissione d'indagine «una buffonata perchè è compito della magistratura, e non dei probabilmente dei membri della Commissione d'Indagine, fare luce sulla vicenda».

LA VICENDA SERRAIOCCO. Il pubblico ministero Giampiero De Florio ha chiesto l'archiviazione per le accuse formulate da due imprenditori nei confronti dell'ex assessore al Comune di Pescara, quota Udc ma espulso subito dopo il fatto, Vincenzo Serraiocco. Il 37enne ex assessore al Suap era stato denunciato per un vecchio contenzioso del 2009 relativo a degli assegni versati dai querelanti per entrare nella Pescara Calcio. 

Marco Beef