Cerrano va a fuoco

Silvi - Appello alle Istituzioni per non abbandonare la riserva naturale. L'incendio poteva fare danni

Cerrano va a fuoco

CERRANO VA A FUOCO - Un appello alle istituzioni a non essere lasciati soli. Così l’assessore all’Ambiente del Comune di Pineto, Nerina Alonzo, commenta il rogo che l’altro ieri è divampato nella pineta della riserva del Cerrano nei pressi del quartiere di Santa Maria a Valle. Un incendio alimentato dalle sterpaglie che in quel punto ricoprono il terreno, fortunatamente domato in breve tempo ma che avrebbe potuto avere dimensioni molto più gravi proprio a causa del secco presente nella pineta. Della serie: poteva essere una tragedia.

UN PROBLEMA LUNGO SETTE ANNI - Eppure è già da un bel po' (almeno sette anni) che per la riserva del Cerrano si è palesato un vero e proprio problema. “E’ dal 2005 – lamenta, infatti, la Alonzo – che il Comune di Pineto mantiene completamente da solo l’area, provvedendo certo alla pulizia, ma non riuscendo sempre, con le risorse a disposizione, a eliminare totalmente le sterpaglie in essa presenti. Abbiamo bisogno di aiuto e questo le istituzioni lo sanno”. Il riferimento è all’assessore regionale Mauro Febbo e alla Provincia di Teramo, che proprio dalla Regione Abruzzo ha ricevuto dei finanziamenti da destinare allamanutenzione delle pinete litoranee. Eppure non è successo niente. Tante parole, pochi (se non pochissimi) fatti.

NON LASCIAMOLI SOLI - “Vista l’importanza della riserva del Cerrano – precisa l’assessore Alonzo – ci aspettavamo qualcosa. Ma Pineto non è mai stata inserita nell’elenco della Provincia. Finora abbiamo agito esclusivamente per vie amministrative e sollecitato più volte l’ente, ma dal presidente Catarra nessuna risposta. Eppure parliamo di un politico che è anche agronomo e che, pertanto, dovrebbe sapere perfettamente ciò di cui sto parlando. Gli unici a essere intervenuti sono gli agenti della Forestale, mandati lo scorso anno dal comandante provinciale, a cui va il mio più sentito ringraziamento, per tagliare le sterpaglie accumulate”. Nerina Alonzo stigmatizza ovviamente quanto accaduto, sebbene, come precisa, “contro gli atti dolosi e l’incuranza non si può far nulla”. Nel frattempo, però, torna a puntare il dito contro l’indifferenza verso “la pineta più importante dell’intera provincia. Non lasciateci soli”. Insomma, Nerina sta proprio nera. E ha ragione.

 

Redazione Independent