Centri di ricerca, Febbo: "La Regione spieghi le sue intenzioni"

Il presidente della Commissione vigilanza: "Tutti sappiamo che lo scioglimento di una società comporta oneri e doveri da parte dei commissari"

Centri di ricerca, Febbo: "La Regione spieghi le sue intenzioni"

MA LORO CI DEVONO SPIEGARE. "L'esecutivo regionale spieghi realmente le sue vere intenzioni e come praticamente intende portare a compimento l'unificazione dei tre Centri di ricerca regionali appena messi in liquidazione, nominando quattro commissari visto che nel Bilancio in esame in queste ore dal Consiglio regionale, non risulta nessun finanziamento destinato a tale operazione".

Lo afferma il presidente della Commissione vigilanza Mauro Febbo, che sottolinea: "Tutti sappiamo che lo scioglimento di una societa' comporta oneri e doveri da parte dei commissari al fine di trovare liquidita' immediata per procedere alla pianificazione delle perdite, con un nuovo piano di gestione aziendale e probabilmente con serie conseguenze sul personale dipendente. E addirittura come apprendo dalla stampa, la vendita di macchinari costosi e sofisticati. Se fosse tutto confermato, questo metterebbe a repentaglio tutte le attivita' in itinere e soprattutto quelle relative alla Misura 1.2.4 del PSR che doveva essere invece, a detta dell'attuale maggioranza, un punto di forza per i tre Centri di ricerca".

MAURO VUOLE SAPERE. La nuova Giunta regionale e vari esponenti politici, rimarca Febbo, "hanno fatto chiare promesse garantendo ai dipendenti del Crab, Cotir e Crivea finanziamenti immediati e un futuro certo ma invece oggi devo appurare ancora una volta, dopo 8 mesi di promesse del Governo di centrosinistra, che nel Bilancio non ci sono risorse destinate ai tre Centri. Inoltre mi spiace constatare che i sindacati, le Organizzazioni professionali, le segreterie dei partiti politici e alcuni sindaci che per giorni sono usciti sulla stampa a difesa dei lavoratori e dei ricercatori, oggi hanno assunto contrariamente una posizione diversa e silenziosa. Piu' volte ho sollecitato la Giunta a far ripartire nelle varie Commissioni consiliari l'iter della nuova legge con un fondo di rotazione legato esclusivamente alle attivita' di ricerca dei tre Centri che avrebbe sicuramente garantito liquidita' per i propri lavoratori. Questo era gia' stato deciso alla luce del sole al fine di dare un futuro certo alle strutture ma oggi tutto viene inspiegabilmente rallentato o messo addirittura in discussione. Pertanto l'attuale esecutivo spieghi e dica con quale risorse intenda realizzare il Centro unico di ricerca, come vuole procedere e se vi sono delle conseguenze di riduzione di personale".

Mauro Seituttinoi