Casapound, l'idea fascista e Lanciano a due giorni dal ballottaggio di domenica

"Non abbiamo mai fatto mistero di vedere nel Fascismo il nostro punto di riferimento nel campo della solidarietà sociale e della promozione culturale"

Casapound, l'idea fascista e Lanciano a due giorni dal ballottaggio di domenica

CASAPOUND, IL FASCISMO E LANCIANO A DUE GIORNI DAL BALLOTTAGGIO. Replica diCasaPound Italia agli attacchi del candidato del Partito Democratico al Comune di Lanciano Mario Pupillo, che in vista dell’imminente ballottaggio per le elezioni comunali nella città frentana ha contestato il possibile ingresso del movimento in consiglio comunale, definendolo ‘un’offesa alla città’ per la sua matrice ideologica. “Gli attacchi a noi rivolti dal sindaco uscente Pupillo non sono 
altro che polemiche strumentali da parte di chi sa di non avere argomenti concreti a favore della propria azione di governo nella legislatura passata”. Afferma in una nota Simone Laurenzi, responsabile regionale di CasaPound Italia. “Come CasaPound Italia non abbiamo mai fatto mistero di vedere nel Fascismo il nostro punto di riferimento ideale – prosegue Laurenzi - da noi tradotto in iniziative quotidiane nel campo della solidarietà sociale e della promozione culturale, premiate dai cittadini con 679 voti, pari al 3% degli elettori, in occasione del primo turno elettorale. Quanto all’impossibilità per i fascisti di sedere in consiglio comunale, ricordiamo solo che Lanciano ha avuto per due legislature come sindaco Nicola Fosco, proveniente dal Movimento Sociale Italiano, partito che incarnava negli uomini e nelle idee la continuità con la Repubblica Sociale Italiana”.

REPLICA AI PARLAMENTARI DEMOCRAT. “Meglio sarebbe infine – ribadisce il responsabile regionale CasaPound – se i parlamentari del PD e gli altri movimenti ed associazioni che si sono uniti al sindaco uscente di Lanciano negli appelli contro il nostro movimento si concentrassero sulle problematiche concrete degli abruzzesi. Ad iniziare dalla risoluzione della gravissima vicenda dei lavoratori del Ciapi, ente di proprietà della Regione, che ricordiamo è amministrata proprio dal PD , da oltre tre anni senza stipendio a dispetto delle promesse dei politici”

 

Redazione Independent