Casalbordino: riduce la convivente in fin di vita, arrestato agricoltore 50enne

La donna di 47 anni era stata ricoverata in ospedale a Vasto per trauma cranico, frattura dell'osso occipitale e diversi focolai emorragici. Le indagini hanno incastrato lo straniero violento

Casalbordino: riduce la convivente in fin di vita, arrestato agricoltore 50enne

CASALBORDINO, RIDUCE LA CONVIVENTE IN FIN DI VITA: ARRESTATO AGRICOLTOTRE. Una donna di 46 anni, H.I., operaia originaria della Romania ma residente da anni a Casalbordino, era giunta il 2 dicembre 2015 in gravissime condizioni presso l’ospedale di Vasto dove i medici le hanno riscontrato un quadro clinico preoccupante: un trauma cranico, una frattura dell’osso occipitale e diversi focolai emorragici. Ad avvertire i soccorsi era stato il compagno, un agricoltore connazionale di 50 anni domiciliato con la stessa in una frazione del paese il quale aveva raccontato di averla rinvenuta sul letto in quelle condizioni al ritorno a casa dai campi. Per la gravità delle lesioni, la donna era stata poi immediatamente trasferita in prognosi riservata presso l’Ospedale di L’Aquila dove ha lottato tra la vita e la morte per alcune settimane. Fortunatamente, superata la fase critica e riprese le forze, la donna ha trovato il coraggio di raccontare la verità ai militari del Comando Stazione Carabinieri di Casalbordino su quanto accaduto ed è emerso quello che fin da subito si era temunto ovvero una realtà fatta di continui maltrattamenti subiti dal compagno nell’ultimo anno, culminati nel violento che l'aveva quasi uccisa. Quella sera del 2 dicembre 2015 l’uomo l'aveva afferrata violentemente per un braccio catapultandola contro la testata in legno del letto coniugale e provocandole le gravi lesioni riscontrate. Gli accertamenti successivi, in particolare i sopralluoghi nell’abitazione, la raccolta di testimonianze ed i numerosi riscontri oggettivi, hanno consentito al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, Dott. Giampiero Di Florio, titolare del procedimento penale, di richiedere al G.I.P. la misura cautelare della custodia in carcere, concessa ed eseguita, appunto, in data odierna. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Vasto. Adesso dovrà rispondere dei reati di lesioni volontarie gravissime.

Redazione Independent