Caos Pd. C'è il Congresso

Pezzopane contro "capibastone" abruzzesi. Legnini getta acqua sul fuoco, leadership affidata a Luciano D'Alfonso

Caos Pd. C'è il Congresso

PD NEL CAOS VERSO IL CONGRESSO. Non è una novità. La sofferta storia del Partito Democratico, sempre diviso da correnti e 'capibastone', sembra inesorabilmente spingere verso un congresso chiarificatore. Altrimenti sarà la morte. A dirlo non siamo noi di Abruzzo Independent ma il candidato alla Presidenza della Repubblica Franco Marini che Su Raitre a "In 1/2 Ora" ha raccontato com'è maturata e sfiorita nel giro di ventiquattr'ore la sua candidatura a Presidente della Repubblica. «ll Pd - ha raccontato l'ex presidente del Senato al programma di Lucia Annunziata - è un partito allo sbando deve recuperare credibilità, l'ha persa tutta. Siamo in una fase pre-congressuale ma in assemblea e direzione non è che si può azzerare tutto». L'Abruzzo, naturalmente, non si sottrae a quanto sta avvenendo a livello nazionale, dove si contano almeno tre fazioni. C'è quella che fa capo all'ex Ministro dello Sviluppo Economico Fabrizio Barca, in procinto di costituire un nuovo soggetto politico con Vendola e Ingroia. Poi ci sono gli adepti del sindaco di Firenze, Matteo Renzi: il "rottamatore" - è chiaro! - vuole la leadership del partito ma sono in tanti a remare contro la sua "ambizione". Infine, si conta quello che rimane dei seguagi del 'Lider Maximo' D'Alema. Resta, dunque, da fissare la data della resa dei conti. La senatrice aquilana Stefania Pezzopane, colpevole dell'outing elettorale in favore di Stefano Rodotà ed aggredita dai colleghi di partito Ginoble-D'Alessandro, ha chiesto l'immediata convocazione del Congresso regionale. Sulla stessa linea l'avvocato teatino Giovanni Legnini che ha chiesto di «moderare i toni e confrontarsi anche in modo forte, ma all'interno del Partito». L'unica certezza in mezzo al magma che sta travolgendo il centrosinistra è la candidatura di Luciano D'Alfonso alle prossime elezioni regionali del 2014. Riuscirà la calamita lettomanoppellese a calmierare gli animi bollenti del partito più litigioso della storia della Repubblica italiana?

Marco Beef