Caos Legge Elettorale

CAOS LEGGE ELETTORALE: QUALI REGOLE PER LE REGIONALI? Mancano nove mesi alla fine della legislatura firmata Gianni Chiodi e in Regione Abruzzo ancora non si trova la quadra sulla legge elettorale. Anzi, per dirla tutta, c'è una bella "patata bollente" da sbrogliare e che riguarda proprio le regole del potere da introdurre prima del voto. L'argomento è così "caldo" che nelle segreterie di partito, oltre che in Consiglio Regionale, non si fa che parlare di questo, complice anche le recenti "cesoiate" legislative che hanno ridotto il numero dei "posti in paradiso" (consiglieri regionali) da 45 a 31. Stando ai rumors di Palazzo (Consiglio Regione Abruzzo) l'accorso non si troverebbe sull'abolizione della norma che prevede il voto disgiunto meglio nota come la cosiddetta "Norma Anti-D'Alfonso". Vox populi malignano che il centrodestra stia facendo "pressioni", nemmeno troppo velate, allo scopo di inserire ad ogni costo il dispositivo che sfavorirebbe - almeno secondo i calcoli degli spin doctors Pdl - lo sfidante (Luciano D'Alfonso) del governatore uscente (Gianni Chiodi). «E' la seconda volta che ci provano», ci ha detto D'Alfonso al cellulare. «Quando ero sindaco hanno provato ad inserire una norma che non esisteva e che dichiarava l'incandidabilità del primo cittadino alla carica di presidente di regione a meno che non si fosse dimesso». Dunque, questa è la questione? Ma non si dovrebbe invece pensare ad abolire il "listino vergogna" onde evitare le "primarie farsa" ovvero, peggio, evitare di trovare un accordo per introdurre i cosiddetti "correttivi" (rosa). Siamo o non siamo nel 2013? Negli Stati Uniti 112 deputate si sono fatte eleggere - prima volta nella storia degli Usa - in grande numero senza chiedere quote a nessuno. La candidata a sindaco della "Grande Mela" per i democratici e' donna e gay...senza quote rosa. Ma di che dobbiamo parlare?