Calcio. Bellia in Procura

Il N.1 neroverde denuncia la truffa sulla fidejussione irregolare. Il presidente «Noi vittime di un raggiro»

Calcio. Bellia in Procura

BELLIA DENUNCIA LA TRUFFA - All'indomani dell'esclusione, seppur temporanea, dal campionato di Seconda Divisione 2012/2013, per una presunta irregolarità su una fidejussione da 300mila euro non tegolare, il n.1 dei neroverdi, Walter Bellia, si è presentato, questa mattina dai carabinieri di Chieti Scalo, per sporgere ufficialmente una denuncia per truffa. Che qualcosa di ierregolare ci fosse nella documentazione, inviata e consegnata personalmente, negli uffici di Firenze per l'iscrizione al campionato è fuori discussione: altrimenti non ci sarebbe stato motivo di escludere il Chieti Calcio dal prossimo campionato. Il problema ora è scoprire chi ha sbagliato ed, eventualmente, far pagare le responsabilità di quanto prodotto in Lega Pro. Perchè il danno c'è stato, eccome! 

IL PATATRAK - Ieri Bellia era a Roma per trovare la strada più veloce per risolvere questa spiacevole situazione «nella quale - sono parole dell'imprenditore del settore dei rifiuti nonchè numero uno del sodalizio teatino - siamo incappati contro il nostro volere e, ribadisco, assolutamente in buona fede. La Lega Pro avrà la fideiussione firmata Chieti Calcio e tutto sarà rimesso in ordine in breve tempo, al momento è l'aspetto primario della vicenda. Anche perchè abbiamo fretta di muoverci sul fronte squadra a partire dal nuovo allenatore. Questo, che definisco un intoppo, non modificherà di una virgola il progetto Chieti Calcio». Il mistero s'infittisce perchè sembrerebbe che le responsabuilità di quanto accaduto potrebbero essere imputate ad un istituto bancario. Ma saranno, come sempre, gli inquirenti a dire cosa è stato e cosa doveva essere,

Marco Beffe