Caccia. Il Tar boccia Febbo

Calendario venatorio. La minaccia dell'assessore: «Impugneremo la decisione». Salvi cervi e caprioli

Caccia. Il Tar boccia Febbo

CACCIA. IL TAR BOCCIA FEBBO."Le decisioni della Magistratura vanno rispettate e per questo ci atterremmo a quanto stabilito dal Tar sul calendario venatorio. Restiamo comunque convinti della bontà del nostro operato e anche per questo impugneremo l'Ordinanza sospensiva dinanzi al Consiglio di Stato". Questo il commento dell'Assessore regionale alla Caccia, Mauro Febbo in merito all'Ordinanza della sezione aquilana del Tribunale Amministrativo Regionale che conferma i provvedimenti adottati in sede di Decreto monocratico. Permangono momentaneamente il divieto di caccia nei siti NATURA 2000 (Sic e Zps) e nelle aree di presenza dell'Orso individuate dal PATOM e il divieto di prelievo venatorio per le specie SPEC, con l’aggiunta dell’obbligo di adeguamento alle indicazioni ISPRA per quanto riguarda l'utilizzo di munizioni atossiche per la caccia agli ungulati.

MA I CACCIATORI POSSONO STARE TRANQUILLI. "Mi preme precisare - aggiunge Febbo - che tale decisione non comporta assolutamente la chiusura della caccia, come viene erroneamente sostenuto da più parti creando confusione e ingiustificato allarmismo. L'esercizio dell'attività venatoria può essere ad oggi svolto come da calendario sul restante territorio regionale e per tutte le specie non escluse dalla decisione del Tar. Restano cacciabili, secondo le modalità e le date previste dal calendario venatorio 2012/2013, - conclude l'Assessore Regionale Febbo - le seguenti specie: Merlo, Cornacchia grigia, Gazza, Fagiano, Ghiandaia, Lepre, Folaga, Volpe, Cesena, Tordo sassello, Tordo bottaccio, Germano reale, Gallinella d’acqua, Alzavola, Porciglione, Fischione, Colombaccio, Coturnice, Cinghiale e Starna. Per quest'ultima con Piani di prelievo approvati dalle Province". Salvi (per ora) i cervi ed i caprioli,

vauro caccia

Marco Beffe