Bufera a Lanciano per il dietrofront del sindaco Pupillo

Casapound attacca il primo cittadino: «Dimettiti». D'Ortona: «Siamo su scherzi a Parte?». Bozza minimizza il caso

Bufera a Lanciano per il dietrofront del sindaco Pupillo

CASAPOUND: "PUPILLO, DIMETTITI!". “Basta con il teatrino della politica, Pupillo si dimetta”. Questa la reazione di CasaPound Lanciano dopo la riconferma della giunta Pupillo, che ha fatto veramente ridere i polli dopo l'azzeramento (finto) di qualche settimana fa. Nico Barone, responsabile cittadino del movimento, parla di “una vicenda dall’esito scontato, che conferma il disinteresse da parte della classe politica che governa questa città per i problemi reali della cittadinanza”. 15 giorni di fibrillazione politica che, di fatto, non hanno portato a nulla. Insomma, cambiare tutto per non cambiare alcunchè: “Ci eravamo illusi - continua Barone - che il gesto di uscire dalla maggioranza compiuto da ‘Progetto Lanciano’ rappresentasse una scelta coraggiosa da parte di amministratori non disposti ad avallare le ultime mosse del sindaco. Di fronte a tale spettacolo desolante, non ci resta che invitare il sindaco alla scelta coraggiosa delle dimissioni, per ridare la parola agli elettori affinché eleggano una nuova giunta, più compatta e coesa e speriamo maggiormente dedita al perseguimento del bene di Lanciano e dei suoi cittadini”.

D'ORTONA: “SIAMO SU SCHERZI A PARTE”. Si mostra critico anche Manlio D’Ortona (Forza Italia): "Sembra di stare su “Scherzi a parte”. Tutto è rimasto invariato. Stesse persone. Stesse deleghe, o quasi (la delega allo sport si sposta e va in quota al sindaco). La campagna elettorale per le regionali è alle porte e prevale sulle motivazioni della crisi nettamente rispetto ai numerosi problemi cittadini mai risolti e ancora sul tavolo". D'Ortona si chiede quale sia stata la vera ragione di questa crisi, ponendosi alcune domande: "Perché il sindaco decide di azzerare la giunta aprendo, nei fatti, la crisi? Per un confronto sui programmi? Per la questione delle tasse? Per una questione di ruoli e immagine su chi “conta di più nell’attività di governo”? Per l’imminente campagna elettorale per le regionali?". Secondo D'Ortona, il crono-programma consegnato da Pupillo sulle attività che ogni assessore dovrà portare a compimento con tempi definiti “suona come una forte presa di posizione del primo cittadino rispetto alla propria squadra per sottolineare una difesa del suo ruolo, in questi mesi “indebolito” e “svuotato” da una parte della maggioranza. E' come se rimarcasse e dicesse: il sindaco sono io, lavorate e meno chiacchiere”.

CON BOZZA: "SOLO UN GIRO DI VALZER". I consiglieri comunali di "Con Bozza" Tonia Paolucci, Ermando Bozza ed Eugenio D'Ovidio parlano invece di una soluzione "tattica e strategica: la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Non bastavano le deleghe agli assessori, bisognava fare di più: trovare deleghe anche ai singoli consiglieri. La scelta del Sindaco non si è rivelata affatto coraggiosa e innovativa, ma è stata un "giro di valzer" a cui è difficile dare una spiegazione logica. Progetto Lanciano attacca l'Amministrazione di cui fa parte minacciando, in caso di mancati segnali chiari sulla riduzione delle tasse, di uscire dalla maggioranza e lanciando la candidatura a futuro sindaco del loro leader Pino Valente. I consiglieri Caporale e Di Bucchianico escono dai rispettivi gruppi consiliari e, nello stigmatizzare il mancato raggiungimento degli obiettivi nella prima metà del mandato, chiedono - pena la loro fuoriuscita dalla maggioranza - l'azzeramento della giunta. A fronte di tutto questo, magicamente il sindaco cede alle pressioni, azzera la giunta ma la riconferma "accontentando" i consiglieri con deleghe che porteranno ulteriori ostacoli alla celerità dell'azione amministrativa. L'auspicio è che si finisca di recitare l'abusato "teatrino della politica" e si ripristinino comportamenti credibili e coerenti".

Giuseppe Marfisi