Chieti. Bordate su Di Primio

Visco (Sel): «Rassegni le dimissioni». Intanto la Città è soffocata dalle tasse, rifiuti e la disoccupazione che cresce

Chieti. Bordate su Di Primio

GROSSE GATTE DA PELARE - Sono onestamente grosse le gatte da pelare, ultimamente, quelle capitate al sindaco di Chieti Umberto Di Primio. Problema Zeman a parte - Di Primio si è scusato ma l'alone negativo resta in città - tiene banco la questione dell'aumento delle tasse, dei rifiuti dei pescaresi e che, in parte, verranno accolti nella dicarica di Contrada Casoni. Poi, ancora, il grosso guaio occupazionale nel Comune, amministrato dal legale teatino, con in pole position le vertenze Sixty e le società del Gruppo Ex Angelini, Maristella e SanStefar, e che rischiano di mandare a casa quasi 1000 operai. Finita qui? Assolutamente no: per il sindaco Di Primio ci sono anche i problemi più "normali" come quello dell'inquinamento e della qualità dell'aria a Chieti Scalo.

LE BORDATE DI SEL - «“Per Chieti voglio di più” era uno degli slogan elettorali del sindaco ma a conti fatti ci ritroviamo ad avere soltanto più inquinamento, più disoccupazione, più isolamento, più intolleranza e più tasse. Ormai la nostra città sale alla ribalta nazionale non per le eccellenze che può esprimere ma per frasi xenofobe e razziste su Zeman, figlie della più becera cultura fascista», comincia con quete parole l'attacco del coordinatore del Circolo Sel di Chieti Giuseppe Visco. «La maggior parte del popolo teatino guarda con fastidio a queste esternazioni e preferirebbe - ha continuato - piuttosto che il sindaco dicesse come intende risolvere i problemi di bilancio delle casse comunali, o che parlasse della qualità dell’aria a Chieti Scalo». Una recente indagine commissionata dal Wwf, infatti, ha rilevato nell’area di Chieti Scalo la presenza di 32 contaminanti su 59 sostanze a vario titolo pericolose per la salute pubblica. «Nonostante l’area di Chieti sia un Sir, sito di interesse regionale, la Regione - ha spiegato il consigliere d'opposizione - non provvede ad effettuare i dovuti monitoraggi sulla qualità dell’aria. Per questo rilanciamo la proposta fatta dal Wwf cittadino di installare delle centraline come già fatto da amministrazioni limitrofe. Infatti senza un’adeguata rilevazione dei dati è impossibile porre in essere delle politiche efficaci di tutela ambientale».

VISCO VUOLE LE DIMISSIONI -  L’unica soluzione ai tanti problemi che affliggono il Comune di Chieti - secondo Giuseppe Visco - è quello di rassegnare le dimissioni per lasciare il passo a nuove generazioni di amministratori.

Marco Le Boeuf