Bonifica di ordigni bellici inesplosi della Seconda Guerra Mondiale

Chieti. Gli interventi ammontano a 66: sono stati condotti da artificieri con qualifica EOD (Explosive Ordnance Disposal)

Bonifica di ordigni bellici inesplosi della Seconda Guerra Mondiale

Sotto il coordinamento della Prefettura di Chieti, si è conclusa nei giorni scorsi un’intensa attività di bonifica di ordigni bellici inesplosi nella provincia teatina, condotta dal mese di gennaio dai team specializzati dell’11° Reggimento Genio Guastatori con la collaborazione ed il supporto delle Forze dell’Ordine, del Corpo Militare della C.R.I. per l’assistenza sanitaria, e dei Comuni interessati, per gli aspetti logistici.

Le nuove modalità operative di attivazione della Croce Rossa Italiana, la capacità tecnica e l’esperienza dei reparti Genio, i mezzi in dotazione all’Esercito Italiano, hanno consentito di portare a termine in breve tempo l’importante azione di bonifica con la messa in sicurezza di estese aree del territorio provinciale.       

Gli interventi svolti, che ammontano a 66 in totale, sono stati condotti da artificieri con qualifica EOD (Explosive Ordnance Disposal), i quali hanno disattivato e bonificato materiale esplosivo, costituito prevalentemente da proiettili di artiglieria e bombe d’aereo risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

Infatti, il territorio della provincia di Chieti, compreso all’interno della vasta aerea di competenza dell’11° Reggimento Genio di Foggia, della Brigata PINEROLO, è caratterizzato da numerosi ritrovamenti di manufatti esplosivi. Ciò è dovuto principalmente al fatto che durante l’ultimo conflitto mondiale la provincia teatina era attraversata dalla linea difensiva tedesca denominata “GUSTAV”, assestatasi per circa un anno nel tratto compreso fra Ortona (CH) e Cassino (FR), al fine di frenare l’avanzata Alleata contro le forze tedesche in ritirata. In quel periodo la suddetta fascia di territorio fu teatro di pesanti scontri bellici, rimanendo duramente colpita dai bombardamenti.

Redazione Indepednent