"Big" Luciano alla Senepa: «Cara Daniela...»

Lettera aperta su facebook alla giornalista Rai: «Il mio unico avversario? I problemi dei cittadini»

"Big" Luciano alla Senepa: «Cara Daniela...»

LUCIANO SCRIVE A DANIELA. Tempo fa la nostra collega della Rai Abruzzo, Daniela Senepa, apprezzò particolarmente un articolo di Abruzzo Independent intitolato "Luciano il marsicano", nel quale si ironizzava sulla tendenza di "Big" Luciano D'Alfonso a girare un po' tutto l'Abruzzo non soltanto per scopi di campagna elettorale, ma soprattutto per il gusto di scoprirsi - a seconda dei casi - ora primo cittadino lancianese, ora sindaco di Sulmona, ora consigliere comunale di Francavilla. Nel caso specifico di quell'articolo, tutto nasceva dal fatto che D'Alfonso aveva partecipato a un convegno nella Marsica, fianco a fianco con importanti amministratori locali. Ma perchè tiriamo in ballo Daniela Senepa? Semplice: perchè adesso il "Faraone", su Facebook, ha scritto una lettera aperta rivolgendosi proprio alla rampante giornalista abruzzese. Leggiamola.

UN INCIPIT BIBLICO. L'incipit della missiva di D'Alfonso è decisamente biblico: "Daniela", scrive l'ex sindaco di Pescara omettendo il "cara" d'ordinanza, "per il Comune di Pescara mi dissero che non potevo candidarmi poiché difettavo quanto all'atto di nascita (mi mancava la natalità della città)", e poi parla del famoso boicottaggio attuato nei suoi confronti in vista delle Regionali del 2005, quando "notte tempo alcuni orologiai (di facile individuazione) progettarono e approvarono la legge "anti sindaci". Solo per consapevolezza storica, nello zaino delle mie esperienze porto con me 5 impegnative elezioni partecipatissime vinte, centinaia e centinaia di realizzazioni infra-strutturali consegnate alla collettività, decine di assoluzioni e proscioglimenti conseguiti ai diversi livelli previsti dall'Ordinamento!".

"HO UN SOLO AVVERSARIO: I PROBLEMI DEI CITTADINI". Precisato questo, D'Alfonso afferma di continuare a pensare che la regione Abruzzo "meriti la competizione elettorale più selettiva possibile, evitando di perdere tempo nella demonizzazione dell'avversario (mai coltivata personalmente). Non ho risentimenti neanche nei confronti di chi ha sprecato anni a progettare sabbia e pozzanghere contro, dimenticando il potere di cui disponeva per circa 20 anni. Ho un solo avversario, implacabilmente: i problemi che affannano la cittadinanza. La sfida si gioca sulla capacità di prefigurare e realizzare soluzioni. Questa e' la mia regola, che da anni mi consente di vincere, convincere e rivincere". Noi, invece, abbiamo un solo commento: oh yeah!

Giulio Bertocciani