Aveva 160 cantieri e truffava

Terremoto. Arrestato un noto costruttore. Coinvolte 43 persone: gonfiavano i costi di ristrutturazione di condomini e ville

Aveva 160 cantieri e truffava

TERREMOTO, LAVORI DI RICOSTRUZIONE GONFIATI. La Guardia di Finanza di L’Aquila ha arrestato un noto imprenditore edile accusato di truffa ai danni dello Stato e concorso in truffa aggravata per circa 700 mila euro. Ben 43 sono le persone coinvolte (tecnici, amministratori di condominio ed alcuni proprietari di abitazione) nell'operazione del Nucleo di Polizia Tributaria. L’indagine è durata circa un anno e mezzo ed ha fatto luce su un sistema collaudato per percepire soldi pubblici, tramite fatture gonfiate e per costi inesistenti, per ritrutturazione di case, ville e condomini del capoluogo aquilano. L'ordinanza è stata emessa dal Gip Giuseppe Romano Gargarella e coordinata dal al Procuratore della Repubblica del capoluogo, Alfredo Rossini e diretta dal Pubblico Ministero Antonietta Picardi

AI DOMICILIARI, SEQUESTRATI I BENI. E' finito agli arresti domiciliari Carlo Ciotti, 52 anni, noto imprenditore edile di L’Aquila. All'uomo sono stati sequestrati conti correnti ed altri beni per un totale complessivo di 700 mila euro. Oltre all’imprenditore sono indagati diverse persone: tecnici per aver asseverato lavori mai eseguiti ovvero eseguiti in forma diversa da quella reale; un amministratore di condominio e alcuni proprietari di abitazioni, beneficiari dell’aiuto di Stato. In totale sono 43 le persone coinvolte nell'operazione.

UN PICCOLO IMPRENDITORE CON 160 CANTIERI. L’arrestato, che risulta iscritto alla Camera di Commercio come “piccolo imprenditore”, titolare di ditta individuale artigiana, all’indomani del terremoto era riuscito ad accaparrarsi un numero rilevantissimo di lavori privati di ricostruzione - oltre 160 cantieri - tanto da risultare secondo solo ad un paio di note di società di capitali operanti nell’edilizia, nella classifica degli affidamenti. 

SEQUESTRATI SOLDI ED IMMOBILI. Al fine di non peggiorare il danno cagionato alle casse dello Stato, già nei giorni scorsi, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di L’Aquila avevano sottoposto a sequestro preventivo 225 mila euro circa, relativi alla ricostruzione di 37 edifici, già erogati ai beneficiari, ma non ancora versati all’impresa. Per 470 mila euro circa, già incassati dall’impresa, la Guardia di Finanza ha oggi eseguito sequestri su 8 conti correnti, un’abitazione sita in Pescara, terreni nell’aquilano, quote societarie ed autoveicoli fino a concorrenza della somma suddetta. Degli esiti dell’indagine penale, sarà anche interessata la Procura Regionale della Corte dei Conti, competente a procedere per il danno erariale cagionato

Reda Inde