Arriva la Guardia Nazionale...disarmata

Il presidente Trump ha chiesto 4 mila guardie nazionali appostate lungo il muro che sara' costruito al confine col Messico per bloccare il flusso di migranti e tentare di fermare i narcos

Arriva la Guardia Nazionale...disarmata

ARRIVA LA GUARDIA NAZIONALE...DISARMATA. Washington annuncia: manderemo la Guardia Nazionale, e l'America sussulta.. In effetti non e' una iniziativa che dovrebbe impensierire il popolo. Si tratta di soldati pagati come normali soldati. Una volta nella Guardia Nazionale, i soldati si addestreranno due volte al mese e due intere settimane alla fine dell'anno. Una volta nella Guardia possono restare a casa, lavorando ma sempre pronti per eventuali richieste. Come quella formulata dal presidente Trump. Ha chiesto 4 mila guardie nazionali appostate lungo il muro che sara' costruito con una particolarità: non saranno armate. Occore l'approvazione dei singoli Stati, ossia dei loro governatori. In caso di situazioni veramente drammatiche raramente gli Stati si ritirano; stavolta lo Stato della California ha detto no semplicemente perche' quello Stato vuole migranti nella sua terra. Per molti, invece e' soltanto politica. La California odia Trump. La Guardia Nazionale in USA fu formata il 13 dicembre 1636 a Boston, nel Massachusetts, in piena lotta contro gli inglesi per cercare di formare gli Stati Uniti. Da allora la Guardia si e' comportata degnamente ogni volta che e' stata chiamata per un uragano, un alluvione, una situazione grave. Stavolta andranno nel Texas, nell'Arizona e negli altri Stati del sud ovest per aiutare gli agenti che controllano il flusso di migranti ma soprattutto lottano contro i cartelli, quelli che Trump vuole eliminare perche' portano in America enormi quantita' di droghe. Intanto il lavoro di costruzione del muro e' gia' partito. Ha chiesto apertamente al presidente del Messico di bloccare il treno pieno di migranti partito dall'Honduras e diretto verso l'America. Il ragionamento di Trump e' stato chiaro e diretto: bloccali tu o chiudo il contratto Nafta. Pare che il Messico abbia risposto: si senor e ha gia' compiuto i primi passi.

Benny Manocchia