Arca. Diffida al Prefetto

Il mistero della polizza fideiussioria a garanzia delle opere mai realizzare. Febo: «Silenzio imbarazzante»

Arca. Diffida al Prefetto

SPOLTORE. FEBO SCRIVE AL PREFETTO: «NESSUNA RISPOSTA SULL'ARCA». «Dopo aver atteso inutilmente le risposte alla mia interrogazione presentata il 31 ottobre scorso in Consiglio comunale e a tre richieste di accesso di inizio febbraio, siamo stati costretti a diffidare l'amministrazione e a richiedere formalmente, con gli altri colleghi consiglieri di opposizione, l'intervento del Prefetto di Pescara». È quanto afferma Marina Febo, Capogruppo PDL al Consiglio Comunale di Spoltore. 

IL MISTERO DELLA POLIZZA FIDEIUSSORIA. La vicenda dell'Arca sembra non riuscire a trovare soluzione. Dopo aver fatto convocare un consiglio straordinario aperto il 28 agosto scorso, dopo aver presentato una serie di interrogazioni, il 31 ottobre 2012 la capogruppo PDL aveva informato il Consiglio comunale del fallimento nel 2005 della società L'Intercontinentale SpA che aveva rilasciato una polizza fideiussoria all'Arca Srl, a garanzia - valida fino al 2011 - delle opere da realizzare in virtù della convenzione con il Comune di Spoltore e aveva richiesto, con diritti di accesso successivi, una serie di chiarimenti relativi ad altri aspetti problematici della vicenda, come la ripartizione delle competenze all'interno del comune e il collaudo definivo delle opere. «L'imbarazzante silenzio dell'amministrazione - continua la Febo - sta diventando sempre più problematico. Oltre alla reiterata violazione della legge, che imporrebbe all'ente una risposta entro 30 giorni alle interrogazioni e ai diritti di accesso presentate dai consiglieri, siamo di fronte a ostacoli che non consentono da un lato la necessaria chiarezza circa aspetti potenzialmente dannosi per il Comune e dall'altro l'esercizio regolare del nostro mandato elettorale. Sono sempre stata convinta che una buona politica debba essere in grado di trovare le soluzioni ai problemi, senza dover ricorrere ad altri organi esterni, amministrativi o giudiziari che siano, che vanno considerati come extrema ratio. Ma di fronte all'immobilismo ingiustificato e reiterato - conclude la Febo - non resta altra soluzione che rivolgerci al Prefetto, sperando che il suo intervento possa finalmente consentire di raggiungere la trasparenza e la legalità necessarie, che sono la conditio sine qua non per la realizzazione delle opere mancanti, come il campo di calcio e il parco, che i cittadini rivendicano e dei quali hanno il sacrosanto diritto di godere al più presto».

Redazione Independent