Approvato Reddito di Inclusione (Rei): fino a 485 euro per famiglie e disoccupati

Da gennaio 2018 entrerà in vigore la misura per combattere la povertà. Scopri come funziona nell'articolo

Approvato Reddito di Inclusione (Rei): fino a 485 euro per famiglie e disoccupati

APPROVATO IL REDDITO DI INCLUSIONE PER COMBATTERE LA POVERTA': FINO A 485 EURO MESE PER FAMIGLIE E DISOCCUPATI. Finalmente il Consiglio dei Ministri ha approvato il Reddito di inclusione (Rei) cioè quello strumento unico per contrastare la povertà e che andrà a sostituire, dal prossimo primo gennaio 2018 quando entrerà in vigore, sia il Sostegno all’inclusione attiva (Sia) sia l’Assegno di disoccupazione (Asdi). Ma come funziona?

Si tratta di una misura per dare un aiuto concreto alle famiglie più deboli per un periodo massimo di 18 mesi che va da 190 euro a 485 euro per quelle più numerose. Mentre per riattivare il Reddito di Inclusione, alla scadenza, sarà necessario attendere almeno 6 mesi, anche se non è chiaro se bisognerà presentare una nuova domanda.

 

Chi sono i beneficiari? I nuclei famigliari con un Isee di 6mila euro al massimo, con un patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, di 20mila euro al massimo e con un patrimonio mobiliare che non supera i 6mila o i 10mila euro a seconda del numero dei membri della famiglia. La priorità viene data alle famiglie con figli minorenni o disabili, donne in stato interessante o disoccupati che hanno più di 55 anni. In una seconda fase non è escluso che il Rei venga esteso anche ad altre fasce meno abbienti. Chi beneficia del sussidio deve partecipare a un programma di reinserimento sociale e professionale.

Un sostegno che può anche affiancare il reddito percepito da un’attività lavorativa ma che non verrà erogato a quei nuclei famigliari in cui almeno un membro beneficia di un qualsiasi sussidio per la disoccupazione.

Purtroppo il problema della povertà sta dilagando anche in Italia e nel nostro Abruzzo e, quindi, troviamo questa iniziativa del Governo Gentiloni utile, anzi assolutamente necessaria. Ci auguriamo inoltre che nel Bilancio del nostro Ente regionale si possano trovare ulteriori autonome da impiegare nel welfare e per far fronte a questo dramma insopportabile.

Redazione Independent